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Il 42mo Barcelona International Jazz Festival

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Sponsorizzato dalla birra catalana Voll-Damm e giunto alla 42° edizione, il Barcelona International Jazz Festival è il più antico e prestigioso appuntamento jazzistico in terra iberica. Il programma di quest'anno è davvero smagliante, tale da far impallidire i più blasonati festival internazionali, con il valore aggiunto di operare in una cornice urbana strepitosa, per clima, vitalità e risorse artistiche.

Il cartellone curato dal direttore artistico Joan Anton Cararach prevede decine di concerti con proposte d'altissimo livello che si tengono in tutta la città nell'arco di due mesi (dal 2 ottobre al 2 dicembre 2010). L'inaugurazione è stata affidata al Tinissima Quartet di Francesco Bearzatti (domenica 3) ma il clou del festival si concentra a partire dal 3 novembre, con il concerto celebrativo di Sonny Rollins, che festeggia il suo 80° compleanno in pieno fulgore.

Nei giorni e nelle settimane seguenti i concerti di maggior attrattiva vedono Chick Corea in piano solo (sabato 6 novembre), Peter Brötzmann e il Chicago Tentet (domenica 7), il quartetto di Kenny Garrett (giovedi 11), Gonzalo Rubalcaba (sabato 13), Kurt Rosenwinkel in trio (domenica 14), il quartetto di Charles Lloyd (martedi 16), Chuco Valdés & The Afro-Cuban Messengers (mercoledi 17), il sestetto di Richard Galliano (venerdi 19), il trio di David Sanborn con Joey DeFrancesco (martedi 23), il quintetto di Louis Sclavis (mercoledi 24), Jamie Cullum (venerdi 26), Omar Sosa con la NDR Big Band (martedi 30).

Ma ovviamente non è finita. Come si vede da alcuni concerti citati il legame con l'universo delle musiche latino-emericane è marcato. Possiamo aggiungere ancora le esibizioni di Horacio El Negro Hernandez col trio Italuba e del quintetto di Iván Melón Lewis (venerdi 26), il progetto Afrocubism, originale incontro tra musicisti cubani e del Mali (Giovedi 18) oppure quello di Camila Brasiliano & Saudades che rilegge il grande patrimonio musicale sudamericano, da Jobim a Djavan.

Accanto a queste proposte spicca la presenza di alcuni artisti spagnoli di grande valore come il sassofonista Perico Sambeat o la cantante Concha Buika e non manca l'attenzione verso altri filoni della ricerca contemporanea, con la presenza del chitarrista sardo Paolo Angeli, dell'originale cantautore e chitarrista Micah P. Hinson, dei trii Marlango e TriEZ.

In un cartellone di 87 concerti si rischia davvero di dimenticarne alcuni di primo piano. Esempio è la serata di mercoledi 10 che vede il duo Steve Wilson-Bruce Barth e quello di Lee Konitz e Dan Tepfer. Ed ancora quella di venerdi 12 con il quartetto del sassofonista Donny McCaslin, fattosi notare con Dave Douglas.

Tra gli eventi da non dimenticare il più originale è sostenuto dal wine bar più rinomato di Spagna (o secondo il Wall Street Journal, del mondo) il Monvinic. Il connubio da celebrare è quello tra jazz e vino ma non si ferma alla consueta degustazione dei prodotti ma coinvolge musicisti e critici. Ci saranno un Blindfold/Winefold Test col giornalista Dan Ouellette e il pianista Chucho Valdés ed ancora un set improvvistato dal chitarrista Kurt Rosenwinkel. Bruce Lundvall, presidente della Blue Note Records, presenterà il suo libro sulla storia della famosa etichetta in compagnia di Joan A. Cararach, direttore artistico del festival.

La serie di approfondimenti storico-critici continua con conferenze di famoso critici come Larry Blumenfeld, che parlerà di New Orleans a cinque anni dall'inondazione, e Ted Gioia che parlerà del futuro del jazz.

Fin dagli ultimi anni Ottanta il festival è organizzato dalla società The Project.

Per informazioni visita i siti di del Barcellona Jazz Festival e Blogspot Barcellona Jazz Festival.

Foto di Ricard Cugat

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