Home » Articoli » My Playlist » Hermon Mehari: gli album che sto ascoltando
Hermon Mehari: gli album che sto ascoltando
1. Logan Richardson, Afrofuturism, (Whirlwind Recordings, 2021).
Forse il musicista che mi ha ispirato di più ha da poco pubblicato un disco eclettico. Mi piace il fatto che non abbia paura di abbracciare i suoni moderni e si senta libero di esprimersi come vuole.
2. Charles Mingus, Mingus Ah Um, (Columbia Records, 1959).
Lo stavo riascoltando di recente perché ho suonato un concerto con questo repertorio. Ogni brano è un classico, ogni melodia vive per sempre.
3. Peter Schlamb, Electric Tinks, (Independent, 2018).
Secondo me Peter è il miglior vibrafonista del mondo. Questo è il suo secondo album e ti fa venire voglia di ascoltarlo continuamente.
4. Ambrose Akinmusire, On the Tender Spot of Every Calloused Moment, (Blue Note, 2020).
Ambrose è il trombettista vivente che mi ha influenzato di più e sento che il suo ultimo disco rappresenti un'estensione della direzione che aveva intrapreso con i suoi dischi precedenti.
5. Midichlorians, Greatest Hits, (ReMida Production, 2020).
Questi musicisti jazz di Roma hanno messo insieme un incredibile album hiphop. È chiaro che capiscono e amano l'hip-hop, la produzione è moderna e introduce aspetti del jazz in modi molto astuti.
6. Erroll Garner, The Complete Savoy Master Takes, (Savoy, 1998).
Potrei ascoltare qualsiasi album di Errol Garner senza sosta. Il suo ritmo e il suo swing sono contagiosi.
7. Pat Metheny, Offramp, (ECM,1982).
Quando ascolto Pat Metheny, vado con il pensiero nel Midwest, dove sono cresciuto. Ascolto spesso questo disco e in particolare i classici "James" e "Are You Going with Me?"
8. Alessandro Lanzoni, Unplanned Ways, (CAM Jazz, 2019).
È sempre bello sentire la creatività di Alessandro al pianoforte, ma in questo contesto, con una sezione ritmica così grande, e suonando anche standards, è davvero una cosa speciale.
9. Herbie Hancock, Speak Like a Child, (Blue Note, 1968).
Sono tornato su questo album di recente, specialmente per la versione in trio di di "Sorcerer." Mi piace molto il modo in cui Ron Carter e Herbie la interpretano.
10. Cecile McLorin Salvant, The Window, (Mack Avenue, 2018).
Che posso dire? Cécile è stupenda. Aggiungi Sullivan Fortner al piano ed è un sogno che diventa realtà.
Forse il musicista che mi ha ispirato di più ha da poco pubblicato un disco eclettico. Mi piace il fatto che non abbia paura di abbracciare i suoni moderni e si senta libero di esprimersi come vuole.
2. Charles Mingus, Mingus Ah Um, (Columbia Records, 1959).
Lo stavo riascoltando di recente perché ho suonato un concerto con questo repertorio. Ogni brano è un classico, ogni melodia vive per sempre.
3. Peter Schlamb, Electric Tinks, (Independent, 2018).
Secondo me Peter è il miglior vibrafonista del mondo. Questo è il suo secondo album e ti fa venire voglia di ascoltarlo continuamente.
4. Ambrose Akinmusire, On the Tender Spot of Every Calloused Moment, (Blue Note, 2020).
Ambrose è il trombettista vivente che mi ha influenzato di più e sento che il suo ultimo disco rappresenti un'estensione della direzione che aveva intrapreso con i suoi dischi precedenti.
5. Midichlorians, Greatest Hits, (ReMida Production, 2020).
Questi musicisti jazz di Roma hanno messo insieme un incredibile album hiphop. È chiaro che capiscono e amano l'hip-hop, la produzione è moderna e introduce aspetti del jazz in modi molto astuti.
6. Erroll Garner, The Complete Savoy Master Takes, (Savoy, 1998).
Potrei ascoltare qualsiasi album di Errol Garner senza sosta. Il suo ritmo e il suo swing sono contagiosi.
7. Pat Metheny, Offramp, (ECM,1982).
Quando ascolto Pat Metheny, vado con il pensiero nel Midwest, dove sono cresciuto. Ascolto spesso questo disco e in particolare i classici "James" e "Are You Going with Me?"
8. Alessandro Lanzoni, Unplanned Ways, (CAM Jazz, 2019).
È sempre bello sentire la creatività di Alessandro al pianoforte, ma in questo contesto, con una sezione ritmica così grande, e suonando anche standards, è davvero una cosa speciale.
9. Herbie Hancock, Speak Like a Child, (Blue Note, 1968).
Sono tornato su questo album di recente, specialmente per la versione in trio di di "Sorcerer." Mi piace molto il modo in cui Ron Carter e Herbie la interpretano.
10. Cecile McLorin Salvant, The Window, (Mack Avenue, 2018).
Che posso dire? Cécile è stupenda. Aggiungi Sullivan Fortner al piano ed è un sogno che diventa realtà.
Comments
Tags
My Playlist
Hermon Mehari
Vincenzo Roggero
Logan Richardson
Charles Mingus
Peter Schlamb
ambrose akinmusire
Erroll Garner
Pat Metheny Group
Alessandro Lanzoni
Herbie Hancock
Cecile McLorin Salvant