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Fiato alle corde: Giovanni Palombo al Parco della Musica di Roma

Fiato alle corde: Giovanni Palombo al Parco della Musica di Roma
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Fiato alle corde: Giovanni Palombo
Teatro Studio
Parco della Musica
Roma
7.9.17

La combinazione di chitarra acustica e sassofono in duo non è un abbinamento molto frequente, nonostante le notevoli potenzialità; tra gli esempi più recenti citiamo il duo Ralph Towner/Javier Girotto, che però non ha ancora avuto uno sbocco discografico. Il chitarrista romano Giovanni Palombo, per il suo ultimo progetto dal nome "Fiato alle corde" presentato all'Auditorium di Roma nel concerto che ha inaugurato la stagione 2017/18, ne ha proposti addirittura tre, invitando tre sassofonisti con i quali ha da tempo avviato una collaborazione (più o meno continua) a dialogare con la sua chitarra acustica. Ne sono scaturiti tre incontri decisamente stimolanti e diversi tra loro, per le diverse caratteristiche dei sassofonisti coinvolti.

Dopo una breve introduzione con un brano di sola chitarra acustica, Palombo ha presentato il primo ospite, Pasquale Laino, per il segmento di concerto definito come "Paesaggi sonori." I due si sono dedicati alla rilettura di alcuni classici tra folk, jazz e pop come "Scarborough Fair," popolare canzone folk inglese, "Goodbye Pork Pie Hat" di Charles Mingus eseguita al sax tenoree "Blackbird" dei Beatles facendo in alcuni momenti un ampio uso dell'elettronica per creare sfondi sonori o moltiplicare gli strumenti. Laino in particolare ha spesso moltiplicato il suo sax, che attraverso la gestione dei loops in tempo reale diventava la base per le improvvisazioni live. Nel mezzo, anche la riproposizione di uno dei più bei temi composti dal chitarrista, "Dove avranno nascosto il mare," la cui melodia ben si presta all'interpretazione del sax soprano.

Nel secondo segmento dal titolo "Suoni paralleli," con protagonista il sax soprano di Nicola Alesini, ci spostiamo verso un territorio più ambient, nel quale l'elettronica ha un ruolo rilevante per sostenere le improvvisazioni congiunte dei due musicisti sopra le basi impostate sul sintetizzatore. La musica si fa più eterea nelle composizioni del sassofonista, mentre per il brano conclusivo firmato da Palombo ai due si aggiunge sul palco il percussionista Simone Pulvano, fornendo un valido sostegno ritmico.

Dopo un breve intermezzo di chitarra e percussioni ("Una goccia nel mare," altra composizione di Palombo), arriva anche Gabriele Coen al sax soprano e clarinetto per il terzo e ultimo segmento, intitolato "Mediterranea," nel quale il trio si muove in ambiti jazz e world mantenendo il sapore tipicamente mediterraneo delle composizioni del chitarrista, bene esposto dal suo quartetto "Camera Ensemble" (del quale fa parte anche Coen), che il trio sul palco sembra riproporre in versione ridotta. Alcuni dei brani eseguiti come "Viaggio in Corsica" e "Ellenika" sono tratti dall'unico CD finora realizzato.

Per il gran finale, tutti i musicisti si uniscono nell'esecuzione di un brano di Ralph Towner, "Innocenti," dando vita ciascuno a interessanti assoli dopo l'esecuzione del tema, e anche il bis, richiesto a gran voce dal pubblico, li vede improvvisare a turno sopra un brano senza nome. Una serata decisamente riuscita, che ha mostrato alcune delle numerose possibilità musicali date dall'interazione tra chitarra e sassofono, in particolar modo il soprano.

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