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Christina Carter: Electrice
Quattro brani, ipnotici, dilatati, i testi brevi che grondano dubbi e domande, cantati e lasciati scivolare come pittura densa su una superficie: quasi una fata che emerge con occhi ipnotici/ipnotizzati da un lago scuro in cui si agitano alghe psichedeliche e oscuri pesci folk, la Carter sa attendere, sa che quando un accordo di chitarra chiede di essere iterato diventa tocco di campana, mantra, estasi e spira elettrica e va assecondato.
La voce si fa spettro, coscienza, sfuma dentro se stessa, sirena che canta sapendo che a nessuno giungerà la sua voce eppure sotto le stelle scure il suono si propaga... ossessivo, alieno, essenziale, come nella visionaria "Moving Intercepted" o nella dolcezza appena accennata di "Yellow Pine", richiamo dentro al sogno, per finire nel gorgo allucinato di "Words Are Not My Own".
Artista che lavora sull'essenziale, per la quale la parola e il canto senza parole sfumano l'uno dentro l'altra secondo ritmi che sembrano dettati dal vento, dalla natura, Christina Carter trova in Electrice le giuste sospensioni espressive. Qualche dubbio viene piuttosto dallo spleen di fondo e da una certa uniformità complessiva, elementi che allontanano presto chi non abbia voglia di mettersi in gioco e di affondare lentamente nelle sabbie mobili che la musicista americana ha - un po' sadicamente - preparato per noi. Prendere o lasciare!
Track Listing
01. Second Death; 02. Moving Intercepted; 03. Yellow Pine; 04. Words Are Not My Own
Personnel
Christina Carter (voce, chitarra)
Album information
Title: Electrice | Year Released: 2006
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