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Dairo Suga
Dopo l'assolo, che dura ben sette minuti, arriva un momento di sorpresa. Mi sono lasciato andare perché non è così raro che un pianista possa essere deludente o sfuggente suonando un assolo rubato. Mi ero sbagliato; quando si sono inseriti basso e batteria, mi sono reso conto di essere stato troppo ottimista. Mi ricordo di essermi ribaltato dalle risate.
02. Duke Ellington - Money Jungle (Blue Note - 1962).
Il bassista era così nervoso che non riusciva a suonare bene. In poche parole, era spaventato, scoraggiato. Provava una grande considerazione per il pianista. Non è un'esagerazione dire che ciò sia probabilmente da apprezzare. Che meraviglia. Pure questa volta non posso non ribaltarmi dalle risate.
03. Bud Powell - The Lonely One (Verve - 1959).
Amo Bud, ma con un appunto negativo. E' come una stella cadente nel buio. E' come un fiore di loto in un cerchio che sboccia nella palude. Un giorno desidererò suonare questo pezzo "Mediocre". Tuttavia credo di non essere per niente in grado di suonarlo. E' sconosciuto. Potrebbe essere il soliloquio di un genio.
04. Jason Moran - Facing Left (Blue Note - 2000).
L'ho sentito alla radio quando ero negli Stati Uniti. Io adoro davvero i film di Akira Kurosawa. Naturalmente il migliore è "Yojimbo". Mi piacciono i cani. Mi piacciono le pistole. Mi piacciono i grandi uomini. A proposito, adoro anche "Il Padrino". Penso che questo pianista sia un genio e anche molto contemporaneo. Penso che uno studente preparato non possa essere il più "cool," anche se ora è diventato un delinquente o una nullità.
05. Max Roach - The Max Roach Trio, Featuring the Legendary Hasaan (Atlantic - 1965).
Fui sorpreso da questo misterioso pianista chiamato "Hasaan". Sebbene si dica che sia stato scoperto dal batterista, non conosco altre sue registrazioni. E' sorprendente che una musica così stranamente attutita si sia diffusa qua e là negli Stai Uniti.
6. Cecil Taylor - Iwontuwonsi: Live at Sweet Basil, Vol. 1 (Sound Hills - 1996).
All'inizio sono rimasto sorpreso dalla lettura poetica. Poi arriva l'assolo di piano, che dura oltre 40 minuti. E' con le parole "True Beauty Is Like This," inserite nelle note dell'album, che la casa discografica che ha pubblicato "Amewa" ha risposto alla domanda "What's the True Beauty?" Tutti sono sorprendenti. Penso che si tratti solo della prima parte e della seconda parte di un concerto.
7. Jaki Byard - Sunsine of My Soul (Prestige - 1967).
Sebbene questa sia libera improvvisazione con il suo trio, un momento sorprendente arriva con il finale. Naturalmente il pianista è bravissimo, ma fantastici sono il bassista e il batterista. Ero sorpreso dall'energia che si passavano dall'uno all'altro anche mentre svaniva. Ma quando finisce realmente?
8. Keith Jarrett Trio - Somewhere Before (Atlantic - 1968).
Ascoltando "Moving Soon" mi chiedevo come potesse suonare così velocemente. Non posso fare a meno di fare un'osservazione così banale. Ciò non vuol dire che le sue dita si muovevano troppo, era come mandare avanti velocemente un CD, non un'audio cassetta. Come ha potuto imitare il suono di un Cd mandato avanti velocemente a quell'epoca?
9. Steve Kuhn - Trance (ECM - 1974).
Risulta sorprendente per il fatto che la musica non "progredisce "affatto. Sebbene la musica inizi con una bella melodia, che si sviluppa in maniera giusta, dopo trenta secondi si rimane sorpresi da questo fatto. Al di là della sorpresa, non si tratta però di una cosa grave. L'attacco del batterista è eccellente.
10. Thelonius Monk - Genius of Modern Music - Vol. 1 (Blue Note - 1952).
Questo è un personaggio che non può essere trascurato. E' il creatore di un modo sorprendente di suonare il piano. In particolare le performance dei primi tempi lasciano sorpresi. Persino i suoi musicisti restano stupefatti. Penso che il pezzo "Introspection" in cui il bassista, perplesso, continua a mantenere la stessa nota, abbia un fascino irresistibile e vada considerato il più grande capolavoro di Monk.
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