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Kneebody: Chapters
Lo stile vibrante e l'impatto sonoro deciso di stampo rock di brani come la corale "Spectra" e la title-track sono sempre distesi dalle correnti intersecanti del sax tenore di Wendel e della tromba di Endsley. Anche in quei brani permeati da intrecci sonori drum & bass e psichedelici di tastiere e batteria ("A Seaworthy Native," "Hearts Won't Break" e "The Trip" in particolare), le espansioni ferventi dei fiati, che siano strutturate o improvvisate, riportano le linee ritmo-melodiche ad atmosfere malinconiche e solitarie più affini alla musica jazz.
Come dimostrano brani come "Ombré" e la finale "The Non Profit Prince of Lexington," il punto di forza dei Kneebody resta sempre quello di riuscire a fondere l'eleganza del jazz con la forza istantanea del rock, l'intensità ritmica dell'hip hop e la freschezza del pop e dell'elettronica, pur restando all'interno di una forma strumentale stratificata che tende a combinare gli elementi acustici con effetti digitali e sound elettronici.
In Chapters questa formula è arricchita da una serie di collaborazioni che, a differenza del passato, non si configurano unicamente come incursioni nei brani dei Kneebody, essendo stati gli artisti coinvolti fin dalla fase di composizione musicale. È così che viene fuori l'ultra-pop di "What's My Name" e di "Hearts Won't Break," fondate sulle imprevedibili vocalizzazioni di Michael Mayo e di Josh Dion, canzoni capaci addirittura di evocare i momenti più riusciti di Dirty Bourbon River Show e dei Dirty Projectors; il classicismo senza tempo di "Wounds Let in the Light" e "When It All Comes Down," allunaggi sonori impreziositi dalla voce soffusa di Gretchen Parlato e da quella avvolgente a tinte folk di Becca Stevens; e infine gli interventi sonori di Gerald Clayton al piano e di Kaveh Rastegar, lo storico bassista dei Kneebody che da poco ha lasciato il gruppo e che in questo disco lascia lo scettro delle pulsioni del basso a Nate Wood, che continuaallo stesso tempo -a suonare la batteria.
Dunque nuova line-up, nuova etichetta discografica e nuovo sguardo per i Kneebody. Il risultato è un disco che rappresenta un nuovo capitolo e, al contempo, racchiude in sé i capitoli precedenti della Storia del quartetto. Da qui la scelta del plurale nel titolo. Equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione per uno degli album più entusiasmanti di questa stagione.
Track Listing
Spectra; What's My Name; Seaworthy Native; Wounds Let in the Light; Chapters; Hearts Won't Break; Ombre; The Trip; When It All Comes Down; The Non-Profit Prince of Lexington.
Personnel
Kneebody
band / ensemble / orchestraShane Endsley
trumpetBen Wendel
saxophone, tenorAdam Benjamin
keyboardsNate Wood
drumsAdditional Instrumentation
Ben Wendel: effects; Shane Endsley: effects; Nate Wood: bass. Michael Mayo: vocals (2); Becca Stevens: vocals (4); Josh Dion: vocals, synth bass, drums; Gerald Clayton: Piano (8); Gretchen Parlato: vocals (9); Kaveh Rastegar: bass (2-6, 8).
Album information
Title: Chapters | Year Released: 2019 | Record Label: Edition Records
Tags
About Kneebody
Instrument: Band / ensemble / orchestra
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