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Bobby Previte Pan Atlantic Band

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Teatro Politeama - Manerbio - 21.11.2007

Era l’ultimo degli appuntamenti del Manerbio Jazz Festival edizione 2007 ma è stato senza dubbio il concerto di maggior interesse della rassegna.

Mercoledì 21 novembre Bobby Previte ha presentato in prima europea il suo progetto Pan Atlantic, con una formazione che unisce musicisti di cinque nazionalità diverse: una scommessa riuscita, visto che l’amalgama fra Wolfgang Puschnig, austriaco, Benoit Dalbecq, francese, Nils Davidsen, danese, il nostro Gianluca Petrella e il leader americano è risultato perfetto.

Sono state eseguite tutte composizioni inedite, ancora senza titolo, salvo una, “Something in My Drink”, dalla forza espressiva straordinaria; sembrava di assistere, dal punto di vista strutturale, ma con le chiare differenze di organico, a quegli storici concerti della Gil Evans Orchestra nella chiesa sconsacrata di San Francesco al Prato a Perugia.

Gli inizi in sordina, oppure gli slanci free, le atmosfere rarefatte che poi si dilatano e si esaltano negli slanci corali, ecco, tutto questo e molto altro ancora si è potuto ascoltare in questo concerto.

Previte è certamente il catalizzatore, da lui partono gli impulsi scanditi dal suo drumming sempre diverso, ora sommesso, poi più funky, a volte anche virato sul versante rock. Attorno a lui si sviluppano le idee dei suoi nuovi compagni di viaggio, da Davidsen, forse quello relegato ad un lavoro più di sostegno della ritmica a Dalbecq, che invece arricchisce le sonorità col Fender Rhodes che fu caro anche a Davis nel periodo elettrico (altro grande ispiratore di Previte).

E poi i fiati, Petrella in primis, ormai possiamo considerarlo uno dei trombonisti più vivaci del jazz internazionale, pochi effetti e tanto suono, molte volte in jam che continua a evolversi con il sax alto di Puschnig, più rigoroso, ma con picchi di elevata fattura.

E’ sicuramente uno dei progetti più interessanti e riusciti del batterista statunitense e aspettiamo ansiosi una registrazione su CD. Da segnalare infine l’ottima amplificazione, che invece nei precedenti due concerti aveva avuto qualche pecca.

Foto di Danilo Codazzi

Altre immagini tratte da questo concerto sono disponibili nella galleria immagini.

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