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Achille Succi e il Questionario di Proust

Achille Succi e il Questionario di Proust

Courtesy Andrea Mercanti

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Il tratto principale della mia musica
Vorrei che fosse l'espressività e la comunicazione.

La qualità che desidero nei musicisti che suonano con me
Espressività e capacità di raccontare una storia, ed essere persone con le quali mi trovo bene umanamente.

Come musicista, il momento in cui sono stato più felice
Ce ne sono tantissimi, devo dire che sono sempre felice quando suono! Se proprio devo dirne uno, direi che il primo è stato quando ho conosciuto e suonato con Dave Liebman, nel 1994.

Come musicista, il mio principale difetto
Assoluta incapacità di promuovere me stesso da un punto di vista musicale lavorativo.

La mia più grande paura quando suono
Siccome ho gli strumenti sempre in condizioni precarie, la mia più grande paura è che mi si rompano nel bel mezzo del concerto.

Sogno di suonare
Sogno di suonare un sacco di concerti con mie composizioni, con gruppi e formazioni diverse, così da poter coinvolgere nei miei progetti musicali tutti i musicisti che stimo e con cui vorrei avere occasione di suonare più spesso.

La mia fonte di ispirazione
Tutto è ispirazione per me, bisogna essere ricettivi. All'inizio forse si trae ispirazione musicale dalla musica stessa, ma mano a mano questa inizia ad arrivare anche dalle esperienze di vita e dal mondo circostante, dalla vita stessa.

I miei musicisti preferiti
David Liebman, Eric Dolphy, Butch Morris, Henry Threadgill, Craig Taborn, Kenny Wheeler, per citarne solo una piccolissima parte.

I miei dischi da isola deserta
"L'Enfant et les Sortileges" e il "Concerto in Sol" di Ravel, il "Clavicembalo Ben Temperato" e le "Variazioni Goldberg" di Bach.

La canzone che fischio sotto la doccia
"Hotter Than That" di Louis Armstrong, ma anche "Singin' the Blues," di Frankie Trumbauer

I miei pittori preferiti
Queste domande sono crudeli! Se proprio devo sceglerne alcuni, direi Vincent Van Gogh, Claude Monet, Giacomo Balla.

I miei film preferiti
Tutto Stanley Kubrick, poi "II Grande Lebowsky" dei fratelli Cohen, ma ce ne sono altri mille.

I miei scrittori preferiti
Italo Calvino, Wisława Szymborska, Vladimir Nabokov, Michail Bulgakov...

La mia occupazione preferita
Ascoltare, studiare e scrivere musica. Leggere, viaggiare.

Il dono di natura che vorrei avere
Reale o immaginario? Immaginario: vorrei avere il dono dell'ubiquità, nello spazio e nel tempo; più realisticamente vorrei avere sempre consapevolezza in ogni momento.

Nella musica, la cosa che detesto di più
La mancanza di sincerità in quello che si trasmette musicalmente.

Gli errori musicali che mi ispirano maggiore indulgenza
Una nota sbagliata: magari suona meglio di quello che ho scritto io!

Il pezzo che vorrei venisse suonato al mio funerale
Veramente non ci ho mai pensato... non credo che abbia molta importanza a quel punto, ma direi uno dei pezzi da isola deserta [Sorride, NdR].

Lo stato attuale della mia attività musicale
Mi sto divertendo molto a scrivere musica e a suonare. L'insegnamento mi piace molto e penso che la trasmissione dell'esperienza sia fondamentale per la completezza di un musicista, ma sto decisamente insegnando troppo. Vorrei avere più chances di suonare composizioni mie.

Il mio motto
Il mio motto sono tre: "Se non sai come cucinarlo, friggilo." "Meglio di ieri, peggio di domani." "Ho un grande futuro alle spalle."

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