François Carrier - Michael Lambert - Jean-Jacques Avenel: Within

Un precedente illustre, anzi il prototipo di questo tipo d'improvvisazione può essere individuato nel trio di Sam Rivers degli anni Settanta, con Dave Holland e Barry Altschul (oppure con Cecil McBee e Norman Connors). Lambert e soprattutto l'inossidabile Avenel intraprendono percorsi variamente modulati, sorretti da una densa concretezza sonora.

Carrier invece, pur essendo il solista in maggiore evidenza del trio e uno dei nomi oggi emergenti nel panorama internazionale, non risulta del tutto convincente: non tanto per la tecnica strumentale e la pronuncia (che anzi al contralto è mobile e coriacea, mentre al soprano emette una sonorità strana e personale, un po' afona e cupa), quanto piuttosto per le idee generatrici dell'improvvisazione, che alla lunga si rivelano un po' stantie, non sufficientemente consistenti. Insomma l'inventiva di Carrier non è certo paragonabile a quella del Rivers dei tempi d'oro, per cui l'interplay viene a soffrirne e il discorso generale, non sempre motivato come dovrebbe, rischia di diventare quasi prolisso e sfibrato.

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