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Enrico Rava Quartet with Gianluca Petrella: Wild Dance
ByIn molti lavori recenti Rava è riuscito a condensare con rara sensibilità, con finezza lirica e vigore creativo la propria vicenda artistica. In questo frangente la cosa riesce con pregnanza particolare. Da tempo il trombettista non aveva praticato l'organico di quartetto con la chitarra: ricordiamo quello con Augusto Mancinelli, che risale ormai al 1987, o gli Electric Five con l'accoppiata Domenico Caliri/Roberto Cecchetto. Il criterio è in parte simile: l'inserimento nella musica di un elemento timbrico che ne estenda la tavolozza, e nel contempo conferisca più libertà di movimento e di sviluppo rispetto al pianoforte. La presenza nel nuovo disco di un brano come "Infant," che compariva pure in Animals dell'87, conferma i legami in particolare con la formazione con Mancinelli.
Ma se allora si poneva l'accento su alcune componenti accese apportate dalla chitarra e dalla batteria di Mauro Beggio, con qualche affondo nelle dimensioni del funk, ora si focalizza l'attenzione sull'aspetto lirico, su una libertà vigile e scanzonata, in una salda continuità con i precedenti lavori registrati in quintetto. In questo senso la chitarra di Diodati lavora con leggerezza, tessendo una filigrana ricca di timbri cangianti e di sottigliezze dinamiche, che si mantiene sobria, seppure ricca di spunti narrativi, di suggerimenti dialogici, di digressioni e contrasti. Si ascolti il dialogo con la tromba e il successivo solo in "Overboard."
Pure la scansione di Morello si salda su tali parametri, privilegiando la leggerezza degli intrecci ritmici e dimostrando di essere tra i rari batteristi che oggi sanno dosare con esatto equilibrio tutti gli elementi del proprio strumento. Il confronto con la versione di "Infant" dell'87 è in tale senso rivelatrice: il tema spigoloso di natura ornettiana è interpretato dal batterista con un'elasticità e una spinta dinamica che ricordano Ed Blackwell. In tale contesto, il contrabbasso di Evangelista nuota con agilità e pertinenza, come già altre prove avevano mostrato. Anche in questo caso alla scioltezza leggera si unisce la formidabile energia espressiva.
Il disco inizia in modo significativo con due intense ballad, mettendo in evidenza subito il mood prevalente e la profonda empatia tra gli strumenti: un vecchio cavallo di battaglia come "Diva," che originariamente non era una ballad, e "Space Girl," dedicato all'astronauta Samantha Cristoforetti, che si libra in uno spazio circolare in cui relax e tensione si compenetrano. Ma i motivi sono tanti: altri brani sono screziati di umori scanzonati e agrodolci, come sa fare Rava nella sua non rara migliore condizione di forma. "F. Express" ne è un bell'esempio, introdotto tra l'altro dal misurato lavoro elettroacustico di Diodati.
Qui, come in tanti altri episodi, tra cui spiccano "Don't" e "Wild Dance," è di alta intensità il contributo di Petrella. Il dialogo del trombone con la tromba in "Cornette" e in "Not Funny" è mirabile. Lo spirito di Ornette e quello di Monk aleggiano in molti brani, si fondono con il carattere di Rava e fanno di questo album un rigoglioso giardino di delizie.
Track Listing
Diva; Space Girl; Don’t; Infant; Sola; Not Funny; Wild Dance; F. Express; Cornette; Overboard; Happy Shades; Monkitos; Improvisation; Frogs.
Personnel
Enrico Rava
trumpetEnrico Rava: trumpet; Francesco Diodati: guitar; Gabriele Evangelista: double bass; Enrico Morello: drums; Gianluca Petrella: trombone.
Album information
Title: Wild Dance | Year Released: 2015 | Record Label: ECM Records
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