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Bill Frisell: Valentine

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Bill Frisell: Valentine
Pur confermando in pieno l'identità stilistica del chitarrista, il nuovo disco di Bill Frisell si rivela sottilmente imprevedibile: spiazza forse un po' l'ascoltatore ma lo coinvolge intensamente nella mente e nel cuore.

Pubblicato il 14 agosto dalla Blue Note, Valentine è la prima incisione ufficiale del trio con Thomas Morgan e Rudy Royston, attivo da alcuni anni in ambito concertistico. Com'è noto, la recente attività artistica di Frisell l'ha visto coinvolto in altri progetti: i lucidissimi duo con Thomas Morgan e con Mary Halvorson, il nostalgico (solo in apparenza) quartetto con la cantante Petra Haden di Harmony, il trio con Tony Scherr al basso e Kenny Wollesen alla batteria, quello anomalo con Carol Emanuel all'arpa e di nuovo Wollesen, stavolta al vibrafono.

La musica di questo disco —registrato in studio e prodotto ancora da Lee Townsend—non è l'esatta trasposizione di quanto il trio esprime in concerto. E non tanto per le novità del repertorio ma per le nuove forme che presentano i vari brani. Il percorso è costituito da dodici temi che spaziano da nuove e vecchie composizioni del chitarrista, standard jazz, canzoni di Bacharach, incursioni nel blues o nella tradizione popolare. Vari brani sono stati interpretati e/o incisi spesso da Frisell, che ha il dono di rileggerli ogni volta in modo diverso, con rielaborazioni e mascheramenti della forma, aggiunte, elisioni o variopinte incursioni stilistiche che schiudono orizzonti nuovi. Il carattere centrale di queste nuove versioni è la forte —quasi palpabile—intensità espressiva, che nasce da un ricercato lavoro di sintesi espresso con lirica essenzialità. Il tutto in un dialogo particolarmente empatico coi partner, che si muovono come un organismo unico.

«Con Rudy e Thomas abbiamo suonato insieme tanto, per lunghi anni —ha detto Frisell—ma non c'era testimonianza di tutto questo. Ragione per cui desideravo che rimanesse una traccia, qualcosa in grado di provare che si tratta di realtà, non di qualcosa di magico generato dalla mia fantasia. La nostra musica si basa sulla fiducia reciproca e pur ignorando le direzioni che essa può prendere ti senti sicuro da poter tentare qualsiasi cosa. È come quando stai sognando di essere sull'orlo di un precipizio, ma sei abbastanza consapevole di star sognando da lanciarti nel vuoto. Con questa musica possiamo farlo. Tutti e tre prendiamo grossi rischi e ogni volta la scampiamo. È la fiducia a rendere possibili i rischi."

Per alcuni aspetti questo disco ricorda la classicità senza tempo di quello inciso nel 2006 con Ron Carter e Paul Motian: una musica di alto spessore, dove la profondità dell'esplorazione si coniuga alla poeticità dei percorsi. Accanto all'afro-blues di "Baba Drame" abbiamo episodi di toccante lirismo come "What The World Needs Now Is Love," echi di country (l'acustico "Where Do We Go?" e "Keep Your Eyes Open"), qualche nostalgia ("Wagon Wheels") e sublimi percorsi melodici ("Winter Always Turns to Spring," molto diversa dall'inquietante versione presente in Ghost Town). Passando alle nuove composizioni ricordiamo l'intensa esplorazione nelle dinamiche e nei timbri di "Hour Glass," lo swingante clima jazz di "Valentine," le suggestive inflessioni Delta blues di "Leeves," l'ipnotico loop onirico di "Electricity" e la piccola gemma del sorprendente e metricamente insolito "Aunt Mary."
Il disco si chiude con un inno di speranza in questi tempi difficili: "We Shall Overcome."

Album della settimana

Track Listing

Baba Drame; Hour Glass; Valentine; Levees; Winter Always Turns To Spring; Keep Your Eyes Open; A Flower Is A Lovesome Thing; Electricity; Wagon Wheels; Aunt Mary; What The World Needs Now Is Love; Where Do We Go; We Shall Overcome.

Personnel

Bill Frisell
guitar, electric
Thomas Morgan
bass, acoustic

Album information

Title: Valentine | Year Released: 2020 | Record Label: Blue Note Records


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