Home » Articoli » Album Review » Ken Field: Under the Skin
Ken Field: Under the Skin
ByKen Field approfitta con grande intelligenza dell’occasione e recupera materiali rimasti nel cassetto e li mischia con nuove intuizioni per poi affrontare con sano approccio minimalista la sfida per lui inusuale. I ritmi sono quelli della strada, le inflessioni sono quelle della contemporaneità e il trattamento rimane breve e circoscritto, sotto il segno della miniaturizzazione. Il tutto si svolge in venticinque minuti o poco più, suddivisi in 8 piccole parti.
Il saxofonista si appoggia al solido e attento lavoro del bassista Jesse Williams e del batterista Phil Neighbors, aggiungendo direttamente percussioni e multi incisioni di sax alto. In molti momenti l’effetto di moltiplicazione delle ance è curiosamente folky e va a rievocare le vibrazioni delle vecchie gighe e delle danze di villaggio. La giocosità del brano finale è molto coinvolgente e vengono in mente le colorate e irriverenti incursioni quasi tribali di New Orleans.
Un lavoro commissionato con intelligenza e coraggio, portato a termine con allegria, ironia e rigore. Non era facile.
Track Listing
Under the Skin; Streaming; Dressing Part 1; Five Saxophones in Search of a Meaning; Downpour; Om on the Range; Dressing Part 2; Slits in the Curtain.
Personnel
Ken Field
saxophoneKen Field: alto saxophones, percussion; Jesse Williams: acoustic and electric bass; Phil Neighbors: drums. Music commissioned by Bridgman/Packer Dance company for the second in a trilogy of multimedia collaborations.
Album information
Title: Under the Skin | Year Released: 2004 | Record Label: Innova Recordings
< Previous
4 Brothers 7
Next >
Joe DeRenzo: On the Comeback