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Un rumore insolente nell'Italia dei Festival: a Pisa tre giorni di incontri/scontri sul jazz di oggi (dal 29 nov. al 2 dic. 2007)
Se il Festival di Pisa "Go Jazzin' 2007 - An Insolent Noise" ha incuriosito la redazione di AllAboutJazz Italia, tanto da convincerci a diventare media-partner della manifestazione [cosa che non facciamo così spesso] è stato per molteplici fattori: la tradizione della città toscana nel proporre rassegne di jazz creativo di altissimo livello, la traiettorie del programma, le domande che i concerti sollevano, il titolo stesso della manifestazione.
Un rumore insolente, "an insolent noise", così definisce il jazz un personaggio del libro di Patricia Highsmith Il talento di Mr. Ripley, portato anche sullo schermo dal regista Anthony Minghella: organizzato dalla associazione Pisa Musica 2000 in collaborazione con l'associazione universitaria New Grass - unendo le forze della Provincia e del Comune di Pisa, dell'Università, dell'Azienda per il Diritto allo Studio Universitario e del Teatro di Pisa in collaborazione con Teseco Engineering System - il festival si terrà dal 29 novembre al 2 dicembre 2007 e, come dichiarano subito a chiare lettere gli organizzatori, "cercherà di verificare se il jazz ha ancora lo spirito eversivo delle origini, ormai reso innocuo dal business della nostalgia o inglobato dalle istituzioni".
Per questo nel programma convivono i Trapist e John Tchicai, Fred Anderson e gli Spring Heel Jack: "le prime generazioni di improvvisatori, i noisemakers - parola che ricorda gli intonarumori futuristi - incontrano una nuova generazione di musicisti cresciuti nell'era della musica digitale".
Scorrendo il programma troviamo - giovedì 29 alle 21 presso la Teseco, Ospedaletto - il progetto X-SCAPE di Martux (Maurizio Martusciello) con i video di Mattia Casalegno, seguito venerdì 30, al Teatro Verdi, da una serata che vede "fronteggiarsi" due formazioni appartenenti a due collettivi tra i più significativi della fervida scena creativa italiana, Improvvisatore Involontario e El Gallo Rojo.
Aderisce infatti a Improvvisatore Involontario il quartetto Paolo Sorge & The Jazz Waiters, guidato dal chitarrista e completato dal trombone di Tony Cattano, dal basso di Marko Bonarius e dalla batteria di Francesco Cusa, mentre la seconda parte della serata vedrà sul palco Gallo & The Roosters, formazione che a Danilo Gallo e Zeno De Rossi affianca il clarone di Achille Succi e il trombone del tedesco Gerhard Gschloessl. Una serata dunque per confrontare le differenti traiettorie espressive con cui questi musicisti si pongono nei confronti delle insidiose contraddittorietà del fare musica oggi.
Molto ricca la giornata di sabato 1 dicembre: nel Ridotto del Teatro Verdi, alle 18, Antonio Pellicori incontra il sociologo Davide Sparti, autore in questi ultimi anni di tre monografie sulla musica afroamericana, incrociando filosofia del linguaggio, teoria dell’identità e analisi del quotidiano con la prospettiva storico-sociale. Alle 21 spazio alla musica, dapprima con il trio del sassofonista Fred Anderson - completato da Harrison Bankhead al contrabbasso e da Hamid Drake alla batteria - da oltre quarant'anni vero e proprio uomo simbolo della scena di Chicago, poi con il trio Trapist [Martin Brandlmayr, batteria; Martin Siewert, chitarra e elettronica, Joe Williamson, contrabbasso - leggi la recensione di Ballroom, uno dei CD della settimana di AAJ nel 2004], tra i più affascinanti organici che lavorano ai confini tra rock, elettronica, minimalismo e jazz.
Si chiude domenica 2 dicembre, anche qui con un cartellone fitto aperto da un incontro nel Ridotto del Teatro alle 18: Francesco Martinelli [che i nostri lettori ben conoscono e che ha curato la direzione artistica del festival] incontrerà il mitico sassofonista John Tchicai, figura singolare e emblematica della new thing.
Alle 21 apertura dedicata al trio di Pasquale Innarella [con Roberto Bellatalla al contrabbasso e Michele Rabbia alle percussioni] che si muove stilisticamente - come testimoniato dal recente disco per RaiTrade Music of the Angels - tra riletture di temi del free storico e libera improvvisazione.
Di straordinario interesse anche il concerto conclusivo, che vedrà il duo inglese Spring Heel Jack allargato a quintetto con Orphy Robinson al vibrafono, John Edwards al contrabbasso e Tony Marsh alla batteria e con ospite speciale proprio Tchicai. Tra i più convincenti alchimisti sonori della scena che accosta all'elettronica il fervore creativo degli improvvisatori più radicali [hanno suonato con loro da Evan Parker a Matthew Shipp a Wadada Leo Smith - ad esempio nel loro CD Live], gli Spring Heel Jack - John Coxon e Ashley Wales - non si muovono molto spesso dall'Inghilterra ed è quindi un'occasione piuttosto importante per saggiare anche dal vivo la forza del loro linguaggio sonoro.
Ma il cartellone non prevede solo i concerti: attorno alla musica ci saranno conferenze, proiezioni, incontri con musicisti e autori. In particolare segnaliamo una serie di letture/ascolti che si terrà alla Biblioteca Comunale di Pisa, in collaborazione con le associazioni Pisa Musica 2000 e New Grass - Ricerca Musicale all'Università di Pisa: attraverso l'ascolto e la visione di materiali anche inediti sarà possibile capire meglio perchè il free jazz faceva paura, se è ancora così spaventoso, oppure se le sue innovazioni sono entrate nel linguaggio condiviso da musicisti e ascoltatori. Gli appuntamenti sono dedicati a Sun Ra (lunedì 26), Cecil Taylor (mercoledì 28), Ornette Coleman (venerdì 30), Albert Ayler (lunedì 3) e Anthony Braxton (mercoledì 5), mentre per quanto riguarda le proiezioni in lingua originale - organizzate dalla Associazione New Grass presso il Polo Didattico Carmignani - saranno proiettati quattro documentari su Ornette Coleman, Ayler, Sun Ra e Fred Frith
I prezzi dei concerti sono particolarmente popolari: tutti i concerti costano 5 euro, mentre incontri, letture e proiezioni, così come il concerto XSCAPe, sono a ingresso gratuito o a invito fino ad esaurimento posti.
Tutti i dettagli sul programma e le info a:
www.aninsolentnoisefestival.com
infoline: 333-8660842
Foto di Claudio Casanova (Paolo Sorge)
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