Valentino Tamponi: Turchese

Questo grazie anche all'apporto espressivo fornito da Vernizzi, il quale pennella deliziose linee di suono che impreziosiscono una trama scelta con cura e con la dovuta calma compostiva. Si tratta di sole composizioni originali, nove per l'esattezza, tutte firmate da Tamponi, che non bada molto a far risaltare il suono delle sue corde, ma sceglie un percorso d'insieme molto armonioso, a tratti quasi rassicurante. Tra gli scenari più indicativi del mood e dell'approccio fornito dal quartetto va segnalata la splendida "Chiaroscuro," una traccia dagli andamenti indefinibili, privi di certezza tematica, ma pefettamente in equilibrio su una poetica dal respiro profondo e suadente. Si percepisce aria di Mediterraneo; Turchese ci lascia spesso immaginare situazioni dai colori intensi, che avvolgono in maniera gentile, amichevole. Non manca qualche tensione che non guasta, come le spigolature di "Orizzonti urbani," non free in senso stretto ma certamente libera da un contesto d'insieme ben definibile.

Turchese si lascia ascoltare nella sua interezza, con estremo piacere, proprio perché offre una musica ispirata e garbata, eseguita con sponatneità e senza inutili atteggiamenti di facciata.

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