Home » Articoli » Album Review » Joe Gilman Trio: Time Again: Brubeck Revisited - Vol.1

Joe Gilman Trio: Time Again: Brubeck Revisited - Vol.1

By

Sign in to view read count
Joe Gilman Trio: Time Again: Brubeck Revisited - Vol.1
La recente pubblicazione dell'omaggio a Stevie Wonder, View so Tender, da parte del Joe Gilman Trio, offre lo spunto per parlare del loro primo CD: Time Again: Brubeck Revisited. Volume One, poi seguito dal Vol. 2, in base a una logica di tributi sviluppati su due CD, confermata dai compact dedicati a Wonder.

Joe Gilman è il pianista stabile di Bobby Hutcherson e vanta molte collaborazioni di analogo livello. L'impegno didattico nel Brubeck Institute ha ridotto la sua esposizione al pubblico, compensata da preziose opportunità di crescita per lui e i suoi allievi, come Joe Sanders e Justin Brown, ora suoi paritari compagni di viaggio.

In Brubeck Revisited il pensiero di Gilman trova forma compiuta e il confronto con l'opera di Dave Brubeck mostra un'identità del trio matura, forte e originale, messa all'opera su composizioni che non sono entrate nel canone jazz, con pochissime eccezioni, a causa della loro straordinaria complessità. Il pensiero di Brubeck si muove su stratificazioni armoniche e ritmiche, fusioni di blues e musica classica, che richiedono uno studio accurato, alte doti tecniche, profondità di pensiero. La maggior difficoltà sta forse nel far emergere la cantabilità swingante e "facile" dei temi, all'interno di strutture fra le più elaborate che il jazz conosca.

Gilman ha avuto il privilegio di ottenere tutte le partiture originali di Brubeck dall'autore: deve averle a lungo eseguite in modo "filologico" e in seguito ripensate trovando vie personali adatte al carattere del suo trio.

Questa rilettura può apparire un'opera improbabile, in apparenza sono brani che tollerano poche deviazioni dalla scrittura originale. In realtà è la stessa discografia recente di Brubeck a dimostrare come quei testi possano suonare nuovi e attuali, inserendo scarti armonici, aggiornamenti ritmici, innovazioni timbriche. Lo abbiamo visto di persona quando ha suonato nel 2003 al Parco della Musica (http://italia.allaboutjazz.com/italy/articles/arti1103_001_it.htm) ed è quanto fa, a suo modo, Gilman con esiti davvero alti.

Nella scelta del repertorio per questo Vol.1 (ancor di più nel Vol. 2) ha evitato i brani più battuti, con le sole eccezioni di "Blue Rondo a la Turk" e "In Your Own Sweet Way". Il resto della scaletta offre scoperte deliziose in un catalogo che attende il giusto studio critico ad accompagnare il continuo successo di pubblico. E' una passeggiata fra melodie cantabili e immediate, immerse in progressioni armoniche del tutto originali e, soprattutto, articolate lungo scansioni ritmiche quasi impossibili da pensare ed eseguire, ma del tutto naturali, semplici, all'ascolto.

Gilman ha capito non solo lo spartito di Brubeck, ma anche e soprattutto i meccanismi profondi, così ha trovato le strategie migliori per questo omaggio, dove l'inserzione, nel barocco "Blue Rondo a la Turk," di ritmi funk, scomposizioni ritmiche quasi free e slanci solistici post-modali, non stona e ci consente di guardare ai capolavori di Brubeck da un punto di vista elevato e luminoso.

Fra i momenti più intensi del CD ricordiamo l'esecuzione solistica di "In You Own Sweet Way," un biglietto da visita che dovrebbe mettere Gilman al centro dell'attenzione di tutti gli amanti del piano jazz. Poi l'ipnotica "Recuerdo," costruita su un cupo ostinato che fa da fondale alle improvvisazioni della batteria e si apre a tratti su una sequenza di frasi discendenti dal vago sapore barocco. Il trio di Gilman esprime tutta la serenità e tenerezza di "For Iola" (omaggio di Brubeck alla sua compagna di sempre) e rende il sapore astratto e contemporaneo dell'ambivalente "Love and Anger".

E' noto come l'insegnamento di Darius Milhaud costituisca una delle tappe formative essenziali di Brubeck, che con intelligenza ha scritto "Darius" in modo diretto e jazzistico, evitando uno scontato omaggio nello stile del maestro.

Completato l'ascolto di Time Again: Brubeck Revisited, oltre alla voglia di rimandare il disco, resta il piacere di aver ritrovato un repertorio poco noto e di straordinario valore, eseguito da un trio che al suo esordio era già alla vertice nel suo genere.

Track Listing

1. Blue Rondo a la Turk - 6:26; Weep No More - 7:43; Tender Woman - 5:44; For Iola - 5:40; In Your Own Sweet Way - 4:51; Theme for June - 8:25; Recuerdo - 6:58; Love and Anger - 6:29; Darius - 5:37; Curtain Time - 8:50

Personnel

Joe Gilman (pianoforte), Joe Sanders (contrabbasso), Justin Brown (batteria).

Album information

Title: Time Again: Brubeck Revisited - Vol.1 | Year Released: 2009 | Record Label: Sunnyside Records


< Previous
Choices

Comments

Tags

Concerts


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Shadow
Lizz Wright
Caught In My Own Trap
Kirke Karja / Étienne Renard / Ludwig Wandinger
Horizon Scanners
Jim Baker / Steve Hunt / Jakob Heinemann

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.