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Miles Okazaki: Thisness

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Miles Okazaki: Thisness
Potremmo farci guidare dalle stimolanti note di copertina che evocano simbolismi, sogni, correnti di pensiero tirando in ballo John Cage, Marcel Duchamp e André Breton, in un viaggio surrealista dove immagini (meravigliosi gli acquerelli di Linda Okazaki), versi dal poema di Sun Ra "The Far Off Place" e procedimenti compositivi interagiscono in maniera stimolante.

Oppure potremmo lasciarsi trasportare dal flusso della musica senza condizionamenti, in una sorta di tabula rasa cognitiva che favorisca un assorbimento sensoriale privo di filtri. In un caso o nell'altro ciò che si ascolta sono quaranta minuti di musica meravigliosa, percepibile a differenti livelli, con diversi gradi di approfondimento, ma sempre meravigliosa.

Se i precedenti album licenziati dal quartetto erano imperniati sulla forma canzone, strutture definite rielaborate attraverso la creatività dei musicisti, questo Thisness si presenta come un sorta di suite in quattro movimenti. È lo stesso Miles Okazaki a spiegare: "il mio ruolo di compositore è stato quello di portare delle idee, metterle in moto, ascoltare, riconoscere i punti di snodo, valorizzare i contributi altrui e guidare la band verso ogni sentiero percorribile."

E così nel brano d'apertura le idee sono nuvole sospese e dense di leggerezza, un fluttuare continuo tra derive oniriche e immensità siderali increspati dall'irregolarità delle pulsazioni. «Years in Space» è spazio aperto dove un'apparente anarchia improvvisativa, Babele di linguaggi, trova mirabile coesione formale fino all'esplosione del silenzio finale.

In «I'll Build a World» il nocciolo duro drum'n'bass (fantastica l'accoppiata Anthony Tidd/Sean Rickman) viene arricchito, espanso, dilatato dalle sonorità analogiche delle tastiere di Matt Mitchell mentre la chitarra del leader mostra il suo lato più accessibile e convenzionale (si fa per dire). Il conclusivo «And Wait for You» è funky dalle mille anime ritmiche che si combinano con coloriture timbriche audaci e imprevedibili.

Ciò che sorprende in Thisness è la complessità del lavoro, la sofisticata struttura delle composizioni, i continui cambi di direzione, il labirinto di cellule melodiche e ritmiche, le derive spaziali e, al contempo, la sua immediata fruibilità, il filo diretto con l'ascoltatore, il coinvolgimento emotivo, tutte caratteristiche che solo i grandi album posseggono e questo è un grande, grandissimo album.

Album della settimana.

Track Listing

In Some Far Off Place; Years in Space; I’ll Build a World; And Wait for You.

Personnel

Additional Instrumentation

Miles Okazaki: vocals, "robots"; Matt Mitchell: Fender Rhodes, Prophet-6.

Album information

Title: Thisness | Year Released: 2022 | Record Label: Pi Recordings


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