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Thiefs: Thiefs

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Thiefs: Thiefs
Dopo essere stato abbastanza presente nelle vicende concertistiche italiche di qualche anno fa [specialmente nel quartetto di David S. Ware e in alcuni progetti di Matthew Shipp], del batterista Guillermo E. Brown si erano un po' perse le tracce.

Lo ritroviamo volentieri in questo trio con il bassista Keith Witty e il sassofonista francese Christophe Panzani, formazione favorita dal programma culturale French- American Jazz Exchange e che definisce la propria musica un "imbastardimento jazz grammaticalmente incoerente".

Il linguaggio dei Thiefs esplora infatti terreni che spaziano dall'acustico all'elettronica, proseguendo in modo piuttosto convincente proprio quella ricerca espressiva che aveva trovato nel lavoro di Shipp per la Thirsty Ear [o nella strepitosa collaborazione tra Mike Ladd e Vijay Iyer] interessanti spunti e che lo stesso Brown ha sviluppato nel progetto Pegasus Warning.

Elementi hip-hop, frammenti break beat, una curiosità timbrica e formale che include l'utilizzo della voce, apertura a 360° nei confronti dei processi compositivi più vari. Detta così, potrebbe sembrare una di quelle cose che funzionano sulla carta, che incarnano le migliori intenzioni del dettato post-moderno e che poi alla fine risultano fiacche.

Non è così per questo disco omonimo d'esordio del trio, con la presenza delle tastiere di Shoko Nagai e la fisarmonica di Vincent Peirani. Nonostante infatti la varietà di situazioni sonore che si attraversano in poco più di tre quarti d'ora, il disco mantiene una costante tensione espressiva che è garantita da basi elettroniche particolarmente accurate [cosa non sempre scontata in ambito jazz, quando si approccia talvolta il coté elettronico in modo ingenuo o banale] e da un'organicità che attraversa episodi più free-hop come "Doute/s," le atmosfere amniotiche [è proprio il caso di dirlo, essendo dedicata a un bimbo in arrivo] di "Daybaby," le sinuosità nu-soul di "Olive Island," gli accenti di danza popolare di "Sans Titre (Huile Sur Toile)" o quelli un po' anni '90 e screziati da un motivetto electro, recuperati nella meravigliosa "All Day".

Sebbene questa esplorazione dei territori tra i generi non sia divenuta, dopo le prime prove, una tendenza "forte" nel panorama più recente - che preferisce eventualmente circoscrivere gli incroci, come in Robert Glasper o avere riferimenti più legati al mondo tradizionale e folklorico - resta a mio avviso una direzione di grande impatto e questo bel lavoro dei Thiefs ne è tra gli esempi migliori.

Track Listing

Doute/s; All Day; DayBaby; The Actual Neef; Olive Island; Hurricane Daze; Sans Titre (Huile Sur Toile); The World Without Us; TWWU; Play Me At Night.

Personnel

Album information

Title: Thiefs | Year Released: 2013 | Record Label: Self Produced

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