Enzo Pietropaoli, Julian Mazzariello, Alessandro Paternesi: The Princess

Piano trio tradizionale, impegnato su "standard del pop" riletti con meditata attenzione, sempre su tempi lenti e con partecipazione emotiva: si può riassumere così questo The Princess, del contrabbassista Enzo Pietropaoli, che vede al pianoforte Julian Oliver Mazzariello e alla batteria Alessandro Paternesi.

Il programma si apre con un brano di John Lennon e prosegue con uno di Bob Dylan, che per la loro suggestione sono senz'altro apprezzabili in questa foggia. Meno riuscito l'unico standard classico in programma, un "Night and Day" che fatica a confrontarsi con le mille versioni che ne abbiamo ascoltate, mentre le cose migliorano con la prima composizione a firma di Pietropaoli, un po' più mossa ritmicamente e nella quale prende spazio Paternesi.

"Father Son" di Peter Gabriel è aperta da una bella introduzione del contrabbasso, che in seguito scandisce con la batteria il tempo della intensa interpretazione di Mazzariello. Il brano che intitola l'album, anch'esso di Pietropaoli, è forse il momento più altro del lavoro: tematicamente indovinato, vede i tre suonare in modo paritetico e colpisce per originalità.

Dopo un altro originale del contrabbassista romano, il disco viene completato da brani di Neil Young, Eddie Vedder dei Pearl Jam e Brian Wilson dei Beach Boys, nessuno dei quali indimenticabile -sebbene in "The End" spicchi un'eccellente progressione melodica di Pietropaoli.

Lavoro di ascolto gradevole, ben eseguito e con alcuni momenti interessanti ma privo di sorprese.

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