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Andrea Massaria, Bruce Ditmas: The Music Of Carla Bley

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Andrea Massaria, Bruce Ditmas: The Music Of Carla Bley
I brani composti da Carla Bley nei primi anni Sessanta rappresentano una miniera dove i filoni auriferi sono diffusi in modo costante, emanano forza, freschezza, intuizione. Se, da un lato, il guizzo melodico ricorda Ornette Coleman, per altri versi c'è una personalità tutta originale, venata di tante sfumature, che riflettono umori dal Sud America all'Europa del Nord. Già se ne erano avveduti George Russell e Paul Bley: soprattutto quest'ultimo aveva ampiamente attinto a quella miniera per darne le proprie fulminanti interpretazioni. Nel caso dell'incontro di Andrea Massaria e Bruce Ditmas, portato su CD dalla raffinata etichetta nusica.org gestita da Alessandro Fedrigo e Nicola Fazzini, assistiamo a un nuovo incantamento provocato da quel prezioso materiale.

I musicisti, due generazioni separate da vent'anni che si incontrano senza avvertire un salto di continuità, esplorano quel corpus con l'atteggiamento di chi vi aderisce nelle sue forme profonde, nelle dinamiche interne, nel cogliere e mettere in risalto gli aspetti vivi e pulsanti. Massaria attinge con la chitarra a una gamma ampia di timbri, evocando in certi episodi quanto faceva Bill Frisell nei suoi tempi migliori. Quella fusione tra fraseggio avventuroso e varietà cromatica che dava un senso orchestrale al lavoro dello strumento.

Ditmas affronta la materia con la schiettezza, l'asciuttezza e il vigore che lo distingue. Suono secco, spigoloso, che disegna figure tridimensionali nello spazio e piazza accenti come saette. Ma anche lavoro etereo, avvolgente con le spazzole. Insieme, i due musicisti riescono a dare un senso forte a questa rilettura fedele e al contempo duttile, molto personale. Ogni brano, lo sottolineiamo ancora, riceve un'attenzione intensa, tesa a svilupparne le dimensioni e il temperamento: spiccano le diverse scelte timbriche della chitarra, il contrasto e l'interazione tra gli strumenti, sempre ben sorvegliati e spinti tra la robustezza della fisicità e la sottigliezza delle sintonie.

Ci piace ricordare le prime registrazioni di quei memorabili brani, tutte a opera di Paul Bley, tranne che per "Utviklingssang," inserito da Carla nel suo disco Social Studies del 1980. "Ida Lupino" fu inciso da Paul per Turning Point nel 1964; "And Now the Queen" comparve in Closer nel 1965; "Olhos De Gato" fu registrato nel 1974 per l'album in solo Alone, Again; "Vashkar" apparve per la prima volta nel 1963, nelle registrazioni Savoy in trio con Steve Swallow e Pete La Roca, mentre l'incisione di "Batterie" risale al 1964 e fu inserita in Barrage. Ma segnaliamo anche le versioni di "Vashkar" e "Batterie" nel disco Jaco del 1974, dove accanto a Paul Bley, Pat Metheny e Jaco Pastorius c'è lo stesso Ditmas.

Track Listing

Ida Lupino; And Now the Queen; Olhos De Gato; Vashkar; Utviklingssang; Batterie.

Personnel

Andrea Massaria
guitar, electric

Andrea Massaria: chitarra, effetti; Bruce Ditmas: batteria.

Album information

Title: The Music Of Carla Bley | Year Released: 2017 | Record Label: Nusica.org


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