Home » Articoli » Album Review » Jack DeJohnette - Bill Frisell: The Elephant Sleeps But ...
Jack DeJohnette - Bill Frisell: The Elephant Sleeps But Still Remembers
ByIl batterista Jack DeJohnette e il chitarrsita Bill Frisell si conoscono e si stimano da tanto tempo, hanno avuto modo di collaborare nel 1999 alla corte di Don Byron e non si sono lasciati scappare l’occasione di un invito al Festival Earshot di Seattle dell’ottobre 2001 per presentarsi davanti al pubblico in una ottima esibizione in duo che certamente deve avere entusiasmato la platea.
Il concerto era stato registrato quasi casualmente [per maggiori dettagli leggi l'intervista a DeJohnette] e non c’era alcuna previsione di ricavarne materiale per un album. Ma i germi sparsi a piene mani in quella magica occasione hanno germogliato l’idea nella mente di Jack DeJohnette che ha deciso di tirare fuori i nastri dal cassetto, li ha riascoltati e ha deciso di lavorarci sopra, aggiungendo un prezioso contributo di raccordo produttivo coordinato da Ben Surman, figlio del saxofonista inglese John. Un ripensamento assolutamente benvenuto che aggiunge colori, linee di basso, ruminazioni elettroniche del tutto coerenti. Un prezioso lavoro di ricucitura che trasforma una occasione isolata e quasi occasionale di fronte al pubblico in una opportunità per mettere a punto un lavoro meditato e profondo, degno di grandissima attenzione.
Il brano iniziale, oltre a dare il titolo all’album, manda subito il giusto segnale per comprendere la grandissima qualità di questo progetto. Bill Frisell e la sua chitarra scorazzano da cima a fondo con linee intricate ma magicamente godibili che si librano a partire da frasi vagamente rock-blues che si addensano e si contorcono, si inerpicano verso la cima del mondo e si lanciano a capofitto verso il buio degli oceani più remoti. Il suono è sputacchiato da tutte le parti, i timbri sono sulfurei, la lava scorre imperterrita e maestosa, ben coordinata da mastro DeJohnette che fornisce un senso compiuto al tutto, ricamando i suoi ritmi sui singulti del compagno di strada. La loro arte sopraffina consiste fondamentalemte nel sapere dare forma a schizzi melodici spesso improbabili, che nelle mani di chiunque altro rimarrebbero scollegati. Questo brano rappresenta davvero uno dei punti più alti toccati da Frisell e da De Johnette in questa parte recente della loro carriera.
Si prosegue con incursioni più rarefatte ed esotiche che diventano epiche nuovamente nella incalzante “Otherwordly Dervishes”, nella lunga “Ode To South Africa” e nella conclusiva “After The Rain”, chiaro omaggio ad una fonte di ispirazione importante e ben avvertibile come John Coltrane, vero nume tutelare delle coraggiose escursioni in duo. Un inno alla bellezza assoluta, da ascoltare religiosamente in silenzio.
Track Listing
01. The Elephant Sleeps But Still Remembers... (DeJohnette, Frisell) - 11:24; 02. Cat and Mouse (DeJohnette, Frisell) - 2:21; 03. Entranced Androids (DeJohnette, Frisell) - 7:21; 04. The Garden of Chew-Man-Chew (DeJohnette, Frisell) - 4:06; 05. Otherworldly Dervishes (DeJohnette, Frisell, Surman) - 8:36; 06. Through the Warphole (DeJohnette, Frisell) - 2:22; 07. Storm Clouds and the Mist (DeJohnette, Frisell) - 5:04; 08. Cartune Riots (DeJohnette, Frisell) - 1:22; 09. Ode to South Africa (DeJohnette, Frisell, Surman) - 10:16; 10. One Tooth Shuffle (DeJohnette, Frisell) - 1:17; 11. After the Rain (Coltrane) - 7:13
Personnel
Bill Frisell
guitar, electricBill Frisell (chitarra e banjo); Jack DeJohnette (batteria, percussioni, voce e piano); Ben Surman (manipolazioni)
Album information
Title: The Elephant Sleeps But Still Remembers | Year Released: 2006 | Record Label: Golden Beams
< Previous
Forecast: Tomorrow
Next >
The Amazing One
Comments
About Bill Frisell
Instrument: Guitar, electric
Related Articles | Concerts | Albums | Photos | Similar To