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The Auanders: Text(us)
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Text(us) è un lavoro collettivo di alcuni tra i musicisti dell'ampio roster dell'etichetta Auand di Marco Valente, molti dei quali tra le migliori individualità del jazz italiano. L'album arriva a sette anni da Live in Pisa, firmato sempre da The Auanders, all'epoca però largamente diverso da quelli che confezionano questo nuovo lavoro, che vede in scena un tentetto ad assetto variabile, cui si aggiungono di brano in brano cinque ospiti. Le composizioni sono tutte di autori diversi, cosicchépur conservando un'"aria di famiglia"l'album attraversa scenari tra loro anche molto diversi.
Si inizia con "Eternal," cofirmato da Simone Graziano e Sara Battaglini che lo interpreta alla voce, brano che incede con un costante progressione e un ritmo secco, segnato dai fiati e alternato a pause sospensive. Si prosegue con "Ottimo!," di Francesco Ponticelli, che alterna atmosfere diversevorticose acidità elettroniche, passaggi da Big Band, momenti di jazz moderno scanditi dalla chitarra di Francesco Diodati e dal sax contralto di Michele Tinomantenendo comunque sempre una stringente coerenza. Segue "Song to the Unborn," una composizione di Stefano Tamborrino, che come sempre riesce a sorprendere dal punto di vista sia compositivoil brano nasce come un rock scuro per poi alleggerirsi e avvicinarsi al jazz e al popsia interpretativoil batterista, voce principale, canta a là Tom Waits.
Il lavoro va avanti con due delle composizioni più complesse, "What Are You Sinking About," di Mirko Cisilino, e "Keep Your Ass Naked," di Stefano Risso. La prima è dominata dal clarinetto di Francesco Bearzatti e dalla batteria di Tamborrino, ma si apre poi dando spazio agli altri fiati e alla chitarra di Diodati, intrecciandone le voci in più modi, fino alla quieta conclusione. Il secondo si avvia come una complessa orchestra, offre un sipario colorato di elettronica, poi dà spazio ai singolisu tutti Cisilino cambiando ripetutamente scenari, con una complessità che ne fa forse il brano di maggior spicco dell'album.
Complesso e vario è anche "Fies," di Filippo Vignatoche ne interpreta anche una parte importante al trombone. Anche qui, si alternano scenari diversi, ora solistici, ora collettivi; notevole il finale lirico ed evocativo, con un bel mix di suoni acustici ed elettrici. L'album si chiude con le due composizioni più lunghe, oltre undici minuti ciascuna, rispettivamente di Stefano Calderano e di Diodati. La prima, "One Week," ha un inizio da contemporanea, con un addizionarsi di suoni in libertà che preludono all'ingresso di un tema cantabile e ritmato, la cui elaborazioni si sviluppa nel corso del brano prima collettivamente, poi individualmentein particolare per opera del piano di Enrico Zanisi. La seconda, "The Boat," procede a lungo con un andamento notturno, tra il malinconico e l'evocativo, scandito dal pianoforte che si muove con libertà sullo sfondo dei fiati, quasi a evocare l'inoltrarsi nel mare della barca del titolo.
Da sottolineare il contributo poco protagonista dei fiati "scuri" di Beppe Scardino, Francesco Panconesi e Glauco Benedetti, e tuttavia molto importante per la riuscita di un lavoro corale e dal suono orchestralenel quale il buon amalgama dei fiati è decisivoeccellente vetrina per una parte rilevante dell'attuale scena italiana del jazz.
Si inizia con "Eternal," cofirmato da Simone Graziano e Sara Battaglini che lo interpreta alla voce, brano che incede con un costante progressione e un ritmo secco, segnato dai fiati e alternato a pause sospensive. Si prosegue con "Ottimo!," di Francesco Ponticelli, che alterna atmosfere diversevorticose acidità elettroniche, passaggi da Big Band, momenti di jazz moderno scanditi dalla chitarra di Francesco Diodati e dal sax contralto di Michele Tinomantenendo comunque sempre una stringente coerenza. Segue "Song to the Unborn," una composizione di Stefano Tamborrino, che come sempre riesce a sorprendere dal punto di vista sia compositivoil brano nasce come un rock scuro per poi alleggerirsi e avvicinarsi al jazz e al popsia interpretativoil batterista, voce principale, canta a là Tom Waits.
Il lavoro va avanti con due delle composizioni più complesse, "What Are You Sinking About," di Mirko Cisilino, e "Keep Your Ass Naked," di Stefano Risso. La prima è dominata dal clarinetto di Francesco Bearzatti e dalla batteria di Tamborrino, ma si apre poi dando spazio agli altri fiati e alla chitarra di Diodati, intrecciandone le voci in più modi, fino alla quieta conclusione. Il secondo si avvia come una complessa orchestra, offre un sipario colorato di elettronica, poi dà spazio ai singolisu tutti Cisilino cambiando ripetutamente scenari, con una complessità che ne fa forse il brano di maggior spicco dell'album.
Complesso e vario è anche "Fies," di Filippo Vignatoche ne interpreta anche una parte importante al trombone. Anche qui, si alternano scenari diversi, ora solistici, ora collettivi; notevole il finale lirico ed evocativo, con un bel mix di suoni acustici ed elettrici. L'album si chiude con le due composizioni più lunghe, oltre undici minuti ciascuna, rispettivamente di Stefano Calderano e di Diodati. La prima, "One Week," ha un inizio da contemporanea, con un addizionarsi di suoni in libertà che preludono all'ingresso di un tema cantabile e ritmato, la cui elaborazioni si sviluppa nel corso del brano prima collettivamente, poi individualmentein particolare per opera del piano di Enrico Zanisi. La seconda, "The Boat," procede a lungo con un andamento notturno, tra il malinconico e l'evocativo, scandito dal pianoforte che si muove con libertà sullo sfondo dei fiati, quasi a evocare l'inoltrarsi nel mare della barca del titolo.
Da sottolineare il contributo poco protagonista dei fiati "scuri" di Beppe Scardino, Francesco Panconesi e Glauco Benedetti, e tuttavia molto importante per la riuscita di un lavoro corale e dal suono orchestralenel quale il buon amalgama dei fiati è decisivoeccellente vetrina per una parte rilevante dell'attuale scena italiana del jazz.
Track Listing
Eternal; Ottimo!; Song to the Unborn; What Are You Sinking About; Keep Your Ass Naked; Fies; One Week; The Boat.
Personnel
Mirko Cisilino
trumpetMichele Tino
saxophone, altoFrancesco Panconesi
saxophone, tenorBeppe Scardino
saxophone, baritoneFilippo Vignato
tromboneGlauco Benedetti
tubaFrancesco Diodati
guitarEnrico Zanisi
pianoFrancesco Ponticelli
bass, acousticStefano Tamborrino
drumsAdditional Instrumentation
Sara Battaglini: voice on #1, 3; Francesco Bearzatti: clarinet on #3, 4; Stefano Calderano: guitar on #7; Simone Graziano: Fender Rhodes on #1; Evita Polidoro: voice on #3.
Album information
Title: Text(us) | Year Released: 2020 | Record Label: Auand Records
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The Auanders
Album Review
Neri Pollastri
Text(us)
Auand Records
Simone Graziano
Sara Battaglini
Francesco Ponticelli
Francesco Diodati
Michele Tino
Stefano Tamborrino
Tom Waits
Mirko Cisilino
Stefano Risso
Francesco Bearzatti
Filippo Vignato
Stefano Calderano
Enrico Zanisi
Beppe Scardino
Francesco Panconesi
Glauco Benedetti