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Tobias Meinhart: Sonic River

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Tobias Meinhart: Sonic River
Bavarese trapiantato a Brooklyn da quasi un ventennio, Tobias Meinhart è un altro dei tanti nomi pressoché sconosciuti alle nostre latitudini. Mescolando il groove jazz con la narrazione poetica il sassofonista e flautista è da anni una presenza costante della scena newyorkese new mainstream.

Come insegnano le note relative a questo suo nuovo lavoro inciso per la propria etichetta, i fiumi hanno sempre avuto un ruolo importante nella sua vita: se ai tempi della scuola il sassofonista, cresciuto in una piccola città vicino a Ratisbona, doveva attraversare il Danubio ogni giorno, oggi il fiume di riferimento è invece l'East River di New York, quello che tante avventure di Sonny Rollins hanno raccontato.

Sonic River (decimo album di Meinhart) trae dunque ispirazione dai classici "flussi" liquidi che, in questo caso, equilibrandosi con la sua cultura europea si intrecciano con alcune icone letterarie quali Paul Auster, Alejandra Pizarnik e Rainer Maria Rilke. In breve, un classico "viaggio creativo" prodotto dal premiato Grammy Matt Pierson (vedi le rilevanti collaborazioni con Brad Mehldau e Joshua Redman) e con un ensemble tutte stelle, tra cui Sara Serpa, Obed Calvaire, Charles Altura, Matt Penman e Eden Ladin. Ne viene fuori un lavoro sanguigno che esalta il vigore di Meinhart in un contesto di urban jazz contemporaneo che mostra tutto il meglio ma anche le ovvietà di questa tipologia sonora.

Diciamo che, a meno che non si vada a cercare il nome particolare, la musica proposta da questi progetti oggi è quella che fa la parte da leone nella downtown scene della Big Apple e facilmente rintracciabile nei programmi di club come il Blue Note, il Birdland, lo Smalls o del Jazz at Lincoln Center. "L'album parla dello spirito del jazz. Tento esprimere ciò che accade dentro di me in quel momento," afferma il musicista.

Sonic River scivola dunque entro le rive sicure di un fiume ideale ben conosciuto navigando in perfetta sicurezza e baldanza e serpeggiando nel melting pot metropolitano come già per certi versi era accaduto con il precedente lavoro The Painter che esplorava invece le interazioni fra musica e pittura. E in qualche modo la pittura (questa volta sonora) risalta anche in questo lavoro, ad esempio nell'ombrosa poesia "Silencio" dell'argentina Alejandra Pizarnik alla quale viene regalata la voce della cantautrice portoghese Sara Serpa o negli altri omaggi a Auster o Rilke già citati sopra.

Meinhart comunque è sempre estremamente raffinato ed elegante e la complessità ritmica non lo scompone anche quando l'ancia deve essere premuta maggiormente e l'aggressività prende il sopravvento ritmico. Menzione d'obbligo a Charles Altura, chitarrista nelle strade di Rosenwinkel estremamente attento e fluido nel flusso sonoro che come scritto permea tutto il lavoro, con il drumming solido di Calvaire e un puntiglioso e rigoroso apporto di Ladin al pianoforte.

Il resto, mi si passi la battuta, "è vita" nel senso che i mid-tempo, le invenzioni meditative, gli ostinato che si evolvono in fughe melodiche, gli unisono, i canoni jazzistici, l'enfasi blues sono tutti doverosamente rispettati in un lavoro classicamente scintillante come insegna l'odierna American way of life.

Track Listing

This Is Water; After the Rain; Mr. Vertigo; Sonic River; Fugue Y; Where Did You Sleep Last Night?; The Panther; Silencio; Pinball; Korean Chant; Dark Horse.

Personnel

Additional Instrumentation

Tobias Meinhart: saxophones (tenor, soprano), alto flute; Eden Ladin: pump organ; Sara Serpa: vocals (tracks 7 & 8); Charles Altura: guitar (tracks 1, 3, 6, 7, 8, 9).

Album information

Title: Sonic River | Year Released: 2025 | Record Label: Sonic River Records

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