Home » Articoli » Album Review » John Hollenbeck: Songs You Like a Lot
John Hollenbeck: Songs You Like a Lot
ByNel primo album la scelta dei temi era strettamente personale, nel secondo fu condivisa con alcuni partner (i cantanti Theo Bleckmann e Kate McGarry) ed ora nasce dalla selezione di proposte giunte all'arrangiatore dal suo pubblico. L'organico è sostanzialmente immutato: la Frankfurt Radio Big Band, i due vocalist citati e il pianista Gary Versace. Manca solo Uri Caine che affiancava Versace nel secondo capitolo.
Nelle note di copertina Hollenbeck ricapitola le fasi del progetto ricordando le domande di fondo: Cos'è l'arrangiamento? Perché arrangiare canzoni popolari? Il tema originale deve restare riconoscibile nell'arrangiamento? Cosa va lasciato intatto? E via discorrendo. Nel suo testo non mancano argute risposte che sollecitano gli ascoltatori a non avere attaccamento per le versioni originali ("per i buddisti il non attaccamento è la chiave della felicità. Un passo sulla strada per l'illuminazione!") ma più che lo scritto è la sua opera che offre tangibili risposte .
Risposte che confermano Hollenbeck come uno dei massimi arrangiatori contemporanei, un autore capace di rinnovare i brani senza stravolgerli, reinventando intere parti (dilatandole, privilegiandone alcuni aspetti ecc...) per ricomporne i frammenti in modo nuovo. Anche questo lavoro sono stati i testi delle canzoni a offrirgli le soluzioni più originali.
Prendiamo ad esempio "Knows Only God," ovvero la nota "God Only Know" dei Beach Boys. È uno degli arrangiamenti più fantasiosi del disco e si sviluppa a partire da un'iterata decostruzione ritmica con Bleckmann che scandisce parti del testo fino a sviluppane la fisionomia con il resto dell'ensemble. "Blue" di Joni Mitchell inizia con un libero confronto improvvisato tra il clarinetto di Oliver Leicht e l'organo di Gary Versace e fa emergere l'affascinante melodia dopo tre minuti, con Bleckmann sostenuto da un'orchestrazione cameristica.
Come acutamente notava Claude Levi-Strauss, il piacere della musica dipende dalle sottili sorprese che un'opera originale provoca in noi. In questi brani Hollenbeck è un maestro nel suscitare emozioni nuove senza stravolgere il nostro sistema di attese. Altro momento particolarmente fantasioso è "Don't Give Up" di Peter Gabriel che ripropone la bellezze del tema e il confronto vocale nella parte centrale, ritagliandosi piena libertà nell'introduzione e nella coda. Nel percorso c'è un brano non scelto dal pubblico ed è l'impressionistico "Kindness," scritto da Hollenbeck su un poema di Naomi Shiham Nye.
Album della settimana.
Track Listing
Down to the River to Pray; Blue; How Deep Is Your Love?; Fire and Rain; Don't Give Up; Kindness; Pure Imagination; Knows Only God (God Only Knows).
Personnel
John Hollenbeck
drumsHeinz-Dieter Sauerborn
saxophone, altoOliver Leicht
clarinetBen Kraef
saxophone, tenorSteffen Weber
saxophone, tenorRainer Heute
saxophone, baritoneFrank Wellert
trumpetThomas Vogel
trumpetMartin Auer
trumpetAxel Schlosser
trumpetChristian Jaksjø
trumpetFelix Fromm
tromboneShannon Barnett
tromboneMartin Scales
guitarHans Glawischnig
bassJean Paul Höchstädter
drumsClaus Kiesselbach
percussionGary Versace
pianoKate McGarry
vocalsTheo Bleckmann
vocalsAdditional Instrumentation
Manfred Honetschläger: bass trombone.
Album information
Title: Songs You Like a Lot | Year Released: 2020 | Record Label: Flexatonic Records label
< Previous
New Releases by Esperanza Spalding an...
Next >
Elsewhere Return Visitors
Comments
Tags
John Hollenbeck
Album Review
Angelo Leonardi
Songs You Like A Lot
Flexatonic Records label
Theo Bleckmann
Kate McGarry
Gary Versace
Uri Caine
Joni Mitchell
Oliver Leitch
Peter Gabriel