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Claudio Cojaniz: Shadows of Colours
I colori del titolo occupano in realtà solo otto dei nove movimenti, perché l'ultimo, offerto di fatto come bis, è "Perfect Day" di Lou Reed. L'impatto è da subito imponente (quasi fisiologicamente, verrebbe da dire), l'approccio di Cojaniz vitale, corporeo, massiccio, vigoroso, come del resto il suo universo espressivo tout court. Non mancano le sezioni più soffici, composte, ma è indiscutibile che la substantia del lavoro poggi su un incedere decisamente affermativo, una sorta di solennità viscerale, talora persino impetuosa, con i toni caldi a prevalere decisamente su tinte più morbide e compassate, certi lievi svolazzi così tipici della letteratura di settore.
Malgrado una timbrica per forza di cose ripetitiva, il lavoro non annoia di certo, anche grazie a dinamiche sempre sorvegliate, con passaggi più incalzanti, a tratti quasi frementi, tellurici, e rapidi ripiegamenti (magari non prevalenti, ma comunque presenti) su terreni più plastici e rotondi. In conclusione, un'opera che certo illumina la già di per sé significativa discografia del pianista friulano, regalando un'ora di musica che non può certo lasciare indifferenti.
Track Listing
01. Green; 02. Red; 03. White; 04. Brown; 05. Black; 06. Yellow; 07. Blue; 08. Indigo; 09. Perfect Day (Encore).
Personnel
Claudio Cojaniz
pianoClaudio Cojaniz (organo a canne).
Album information
Title: Shadows of Colours | Year Released: 2012 | Record Label: Caligola Records
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