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Trevor Dunn's Trio-Convulsant avec folie à quatre: Séances

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Trevor Dunn's Trio-Convulsant avec folie à quatre: Séances
Nel peculiare universo del "jazz obliquo" contemporaneo il bassista Trevor Dunn, ben conosciuto a chi approda spesso sulle spiagge del signor John Zorn, esiste da sempre un ben conosciuto e mai ben definito mondo di ricerca complessa e collegata ai mille meandri della mente umana.

Racconta dunque Dunn che nella Francia del XVIII secolo esisteva una setta di cristiani, considerata eretica dai compagni servi di Dio, chiamata i Convulsionari di Saint-Médard. Dopo la morte di un amato diacono, la sua tomba divenne il centro di strani fenomeni. Ciò che era iniziato come semplice isteria religiosa, con parossismi e cure magiche, alla fine sfuggì di mano. Quasi orgiastici secondo alcuni—e ce ne sono molti, anche da parte degli scettici—i miracoli e le manifestazioni pubbliche di fervore furono proibiti dalla legge.

La chiesa, Saint-Médard, fu chiusa nel 1732 e i Convulsionari furono banditi per lo più in case private per le loro pratiche spirituali. Queste sedute spiritiche includevano secours meurtriers, una frase che può essere tradotta come "soccorsi assassini," "aiuti fatali" o "soccorritori mortali." Pugnalate e percosse brutali non avevano alcun effetto su coloro che le richiedevano in cerca di liberazione. Coprofagia, vomito spontaneo di latte e levitazione facevano parte di un'impenetrabile devozione verso l'invisibile. Naturalmente, in alcuni casi la frode, la fama e la promozione da laico a sacerdote (o sacerdotessa nella maggior parte dei casi) potevano essere considerate motivazioni.

Bene. Il tema è: "come fare a tradurre in musica questi concetti accademici, storici ed esoterici"?

Sempre Dunn spiega: "Il mio processo consiste nello scrivere parallelamente alla ricerca, ma non unire le due cose finché la musica non è completa. C'è una narrazione, ma è disgiunta. Per questo argomento in particolare, la mia traiettoria è andata dal ruolo della bellezza convulsa nel Surrealismo fino all'etimologia fisica, per così dire, dei sintomi sociali di secoli fa (in un'altra vita ero un bibliotecario). I titoli vengono raccolti e poi scelti a posteriori, quasi per capriccio. Detto questo, spesso le scelte si rivelano inquietanti o almeno fin troppo appropriate."

Il risultato è in questo disco ed equivale all'ascolto di una sorta di serie di continue ouverture, ostinate, e di reiterati tempi complessi e contrari, fondamentalmente dati in consegna ad un gruppo cameristico, creativo al massicom, con l'onnipresente Ches Smith al vertice e capace di ogni sorta di musica possibile.

Il risultato è anche un'opera convulsa composta di false allucinazioni ma che riesce a far vivere l'ascolto in un ambito immensamente creativo e niente affatto inquietante se considerato nella sua accezione di ricerca.

Frasi melodiche e coincidenti ipotesi di improvvisazione collettiva fanno parte di un gioco che serve a teatralizzare musicalmente le sensazioni messianiche della ricerca extra sonora in oggetto.

Droni musicali assolutamente moderni che vivono di malinconici glissandi, spesso dissacrati da interventi di puro "metal," vale a dire di un territorio che Dunn conosce a menadito da sempre. La mischia caotica è quasi ovunque e rende probabilmente assai bene lo storico momento tumultuoso al quale il progetto si aggancia.

Microtonalità e quinte parallele su sfondi di qualcosa che assomiglia vagamente al jazz fanno il resto del gioco.

Il terzo lavoro del trio chiude un cerchio perfetto. Ma attenzione, lo abbiamo scritto all'inizio: ascoltate questo lavoro solo se avete ben compreso cosa possa essere il jazz "obliquo" contemporaneo. Bisogna, in breve, essere curiosi e mai frettolosi.

Questa è in qualche modo una sana, meravigliosa isteria. E oggi, solo la "sana pazzia" creativa della Pyroclastic Records inventata dalla geniale mente di Kris Davis può arrivare a tanto.

Album della settimana.

Track Listing

Secours Meurtriers; Saint-Médard; Restore All Things; 1733; The Asylum’s Guilt; Eschatology; Thaumaturge.

Personnel

Additional Instrumentation

Ches Smith: timpani, congas; Oscar Noriega: bass clarinet, clarinet; Anna Webber: flute, alto flute.

Album information

Title: Séances | Year Released: 2022 | Record Label: Pyroclastic Records


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