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Sardegna: L'isola che suona

Nuova escursione nella produzione musicale della Sardegna, che ancora una volta si rivela "isola che suona" senza pregiudizi e orientamenti predefiniti, rifacendosi ora alla tradizione più antica, ora alla creatività più libera e con lo sguardo rivolto al futuro.

La breve rassegna che proponiamo include sei lavori discografici e un concerto dal vivo, ed ha per protagonisti da un lato alcuni dei più famosi ed interessanti gruppi vocali della tradizione popolare, dall'altro alcuni dei musicisti di punta dell'ambiente jazzistico - anche se, in questo caso, l'etichetta del "jazz" va loro forse un po' stretta.

E' interessante osservare come su entrambi i fronti non manchino le contaminazioni.

Infatti, sul versante popolare, accanto ad un concerto del quartetto Su Concordu ‘e Su Rosario e ad un CD dei Tenore di Orosei impegnati su musica tradizionale, troviamo i Tenores di Neoneli in un curioso progetto che li vede rileggere un brano sì tradizionale, ma accompagnati da cantanti di musica "leggera" come Guccini, Branduardi, Ligabue, Elio e Baccini.

Viceversa, sul versante creativo, accanto alle libere improvvisazioni e sperimentazioni di tipo jazzistico del quintetto Schiaffini-Corda-Madau-Orrù-Pellegrini, ne troviamo altre, firmate dal contrabbassista Adriano Orrù, nelle quali compare anche la "chitarra sarda preparata" di Paolo Angeli. Dello stesso Angeli troviamo poi un originalissimo progetto, Nita, l'angelo del trapezio che mescola arditamente molteplici suggestioni sonore, incluse quelle della tradizione isolana, ed infine una testimonianza del noto Festival Isole che parlano, all'interno del quale si incontrano esperimenti musicali ibridi della più diversa origine.

Paolo Angeli e Adriano Orrù, assieme ai gruppi tradizionali, figurano in particolare evidenza. Il loro lavoro, originale e coraggioso, simboleggia un po' la brillante e pluriversa vitalità musicale isolana, che qui, certo molto parzialmente, si è voluto mettere in evidenza. Ma che merita di essere sempre seguita con la massima attenzione, perché costantemente foriera di interessantissime novità.

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