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Naom: Radici

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Naom: Radici
Naom, acronimo delle iniziali dei nomi di battesimo dei due musicisti che la compongono, è una formazione di ricerca sui ritmi e timbri delle percussioni, svolta con molteplici strumenti e oggetti, a cavallo tra musica classica e improvvisazione, tradizione eurocolta e indiana, che qui ne presenta i risultati nel suo primo album, edito dalla ACT.

I coprotagonisti, entrambi con formazione accademica, sono Nazareno Caputo, che con vibrafono, marimba e altre percussioni si era già messo in luce con il suo eccellente disco in trio, Phylum (AUT Records, 2022), e nelle prime edizioni del laboratorio d'improvvisazione senese di Stefano Battaglia, Tabula Rasa, e Omar Cecchi, batterista e percussionista con studi sulle tradizioni ritmiche brasiliane e del Ghana, concentratosi poi su quella indiana del konnakkol, del quale è anche rappresentante in Italia.

E proprio il konnakkol è tra gli elementi che spiccano nei sette brani in cui si distribuisce l'ora di musica di questo CD: l'intonazione vocale delle cadenze ritmiche costituisce in vari casi l'ossatura della composizione, sia quando appare esplicitamente all'inizio, come in "Reminescenze," o alla fine, come "Mishra," sia quando semplicemente ispira i brani, per poi mescolarsi a improvvisazioni, trasfigurazioni, altre strutture provenienti da tradizioni diverse.

Nonostante la sua significativa presenza, infatti, il konnakkol non costituisce la cifra dell'album, perché la varietà dei riferimenti, la libertà data dagli ampi spazi improvvisativi e—forse soprattutto —la bellezza assunta dai suoni grazie all'attenzione data al loro accostamento e al modo di disporsi negli spazi, fanno sì che la musica di Radici abbia un'impronta unica ed estremamente personale. Il tripudio di suoni, che attraversa l'intero lavoro, colpisce particolarmente in "FAB Suite," ove la marimba e i gong scintillano sullo sfondo profondo e avvolgente delle casse della batteria, in "Preghiera," in cui l'ossessiva e ipnotica percussione fissa del vibrafono è circondata dai suoni di mille oggetti e dalla propulsione della cassa, o nel conclusivo "Trasparenza," ove svettano i singolari timbri di uno strumento indo-mediorientale —il santur —e di un'altro invece di estrazione eurocolta —l'overtone triangle —, creando una fusione inedita anche a livello di puro suono.

Ma, appunto, tutti i brani hanno il loro significato e la loro bellezza, da quelli più lunghi e strutturalmente raffinati, come i citati "FAB Suite" e "Reminescenze," fino ai più brevi e d'impatto, come "Grovigli," quello forse dall'ascendenza più jazzistica per l'approccio della batteria, ma nel quale fa comunque capolino il konnakkol.

Affascinante e inusuale, Radici è un lavoro inclassificabile, viaggio senza tempo nei suoni, tra le tradizione e nelle possibilità creative ed espressive delle percussioni, di due giovani e interessantissimi artisti. Un disco che si ascolta e riascolta con sempre nuovo interesse e piacere. Consigliatissimo.

Track Listing

Mishra; FAB Suite; Reminescenze; Mutazioni; Grovigli; Preghiera; Trasparenza.

Personnel

Nazareno Caputo
vibraphone
Omar Cecchi
percussion
Additional Instrumentation

Nazareno Caputo: marimba, percussioni; Omar Cecchi: batteria, konnakkol.

Album information

Title: Radici | Year Released: 2024 | Record Label: Aut Records

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