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Pipe Dream: Pipe Dream
ByIl disco non delude minimamente il ricordo della performance dal vivo, sviluppandosi come un intreccio di voci in costante mutamento, caratterizzato da potenza dinamica e da intensità drammaturgica. Le composizioni sono strutturalmente complesse e in esse svolgono spesso ruoli di prima voce il trombone di Filippo Vignato e il violoncello o la voce di Hank Roberts, mentre il vibrafono di Pasquale Mirra e le tastiere di Giorgio Pacorig disegnano preziosi affreschi timbrici, intrecciandosi con gli altri o producendosi in suggestivi assoli. Duplice ed essenziale il ruolo svolto da Zeno De Rossi, autentico latore del ritmo ma in molte occasioni anche colore aggiunto all'ampia tavolozza della formazione. Il lavoro si apre con un brano di Filippo Vignato checoerente al titolo, "Summer Prayer"si sviluppa come un cantico dolente, di grande impatto emotivo, nel quale giganteggia Roberts, qui non solo al violoncello ma anche e soprattutto alla voce; lo chiude invece un brano proprio di Roberts, "Cayuga," nel quale i due strumenti scuri dominano ancora la scena; in mezzo, ampio spazio per tutti, pariteticamente, per sfruttare tutta la ricchezza della formazione, sia timbrica, sia espressiva e creativa.
Questa varietà fa sì che il lavoro presenti ripetuti cambi di atmosfera, sia di brano in brano, sia all'interno di ciascuno di essi. Così, se i colori scuri del trombone e del violoncello dominano ancora "Looking for Home," di Vignato, nel più libero e magmatico ma sempre dinamicamente sostenuto "They Were Years," di Pacorig, prendono più spazio le cristalline sonorità del vibrafono di Mirra, mentre in "Pictures," moderna rilettura della tradizione country, protagonista è la voce di Roberts, che ne è anche autore.
La title track, opera di De Rossi, è un po' la sintesi programmatica della formazione: una narratività quasi epica, scandita da un ritmo propulsivo sul quale tutti si producono in assoli e intrecci di voci, mentre "Sam"ancora del batterista veronese e dedicato al chitarrista e cantante folk Sam Amidonè caratterizzata da ritmi etnici africani, opera di Mirra e dello stesso De Rossi, ma splendidi e spiazzanti sono gli interventi prima del trombone, poi del violoncello e della voce. Di nuovo austera ed evocativa "First," di Roberts, con violoncello e vibrafono in primo piano, sulla potente suggestione dei ritmi di De Rossi e con una geniale conclusione al Fender Rhodes di Pacorig. Quest'ultimo apre al piano la successiva "Fermati," di Mirra, altro brano di grande libertà ma che conserva la forza dinamica che caratterizza tutto l'album e che esplode progressivamente nell'interazione collettiva. Infine "White Giant," che viene da Americana di Guano Padano, è una cadenzata composizione che parte lentamente come trio Rhodes-violoncello-batteria, per poi aprirsi e dare spazio a uno spettacolare assolo di Mirra.
Inutile soffermarsi sui singoli, tutti di valore assoluto, se non forse per sottolineare il valore aggiunto di Hank Roerts, che suona il violoncello quasi fosse un violino e canta con un fascino assolutamente personale. E che contribuisce a fare di Pipe Dream un disco superlativo, tra i migliori dell'anno, assolutamente da non perdere.
Disco della settimana.
Track Listing
Summer Prayer; Looking for Home; They Were Years; Pictures; Pipe Dream; Sam (for Sam Amidon); First; Fermati; White Giant; Cayuga.
Personnel
Hank Roberts
celloHank Roberts: cello, voice; Filippo Vignato: trombone; Pasquale Mirra: vibes; Giorgio Pacorig: piano, Fender Rhodes; Zeno De Rossi: drums.
Album information
Title: Pipe Dream | Year Released: 2018 | Record Label: CAM Jazz
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