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Norma Winstone, Kit Downes: Outpost Of Dreams

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Norma Winstone, Kit Downes: Outpost Of Dreams
Nato in modo quasi accidentale —la pianista abituale della cantante non era disponibile e le serviva un sostituto —quest'incontro tra generazioni diverse di artisti britannici ha subito funzionato talmente bene da dare in fretta questo eccellente frutto. La cantante è Norma Winstone, ottant'anni passati e portati benissimo, il pianista Kit Downes, trentotto anni; la prima ha alle spalle un'invidiabile carriera che l'ha vista al fianco di artisti come Kenny Wheeler e John Taylor (clicca qui per la recensione della recente ristampa del loro In Concert, del 1988), mentre negli ultimi anni ha registrato splendidi lavori per la ECM assieme al nostro Glauco Venier (per esempio Dance without Answer, del 2014), il secondo ha un'esperienza piuttosto lunga e varia per la sua età, iniziata come organista, che ne sta facendo uno dei protagonisti dell'etichetta di Manfred Eicher.

In questo album i due affrontano un repertorio singolare: dei dieci brani, quattro sono a firma di Downes, uno di un suo frequente collaboratore, il violinista scozzese Aidan O'Rourke, due sono tradizionali e i rimanenti sono omaggi a grandi della storia del jazz come Carla Bley, Ralph Towner e appunto John Taylor. I testi dei brani sono tutti della stessa Winstone, incluso quello di "Jesus Maria" che, all'insaputa della cantante, aveva già un testo scritto dalla stessa Bley, al quale su suggerimento di Steve Swallow è stato preferito quello scritto per l'occasione.

Il lavoro è estremamente intimo e raffinato: la Winstone canta in modo semplice e tradizionale, ma anche molto personale, valorizzando la propria esperienza e le sue doti interpretative mantenendo sempre un approccio comunicativo —che trova il suo apice nel talking di "In Search of Sleep" —fatto di toni bassi e note tendenzialmente alte, voce sussurrante e talvolta persino sospirante, che avvolge e ammalia; il pianista l'affianca più che accompagnarla, prendendosi la scena anche in contemporanea senza però mai disturbarla, grazie a un grande controllo della dinamica, ma anche e soprattutto a un fraseggio classico —a momenti quasi barocco —ricco di variazioni e abbellimenti, che vengono adattati al dettato della voce e l'arricchiscono.

La coerenza stilistica fonde molto bene la diversa origine dei brani, i più noti dei quali —pensiamo per esempio al brano della Bley e a "Black Is the Colour" —vengono di fatto presentati in una veste trasfigurata che permette di apprezzarne in modo nuovo alcuni splendidi dettagli.

Outpost of Dreams magari non piacerà a tutti, proprio per i suoi toni misurati e le atmosfere classicheggianti, ma è senz'altro un lavoro di affascinante morbidezza, dal quale lasciarsi cullare. Ed è un'ennesima vetrina per quella fantastica cantante che è la Winstone, la quale ha già pronto in uscita un nuovo lavoro dedicato alla musica di Steve Swallow.

Album della settimana.

Track Listing

El; Fly the Wind; Jesus Maria; Beneath an Evening Sky; Out of the Dancing Sea; The Steppe; Nocturne; Black Is the Colour; In Search of Sleep; Rowing Home.

Personnel

Kit Downes
keyboards

Album information

Title: Outpost Of Dreams | Year Released: 2024 | Record Label: ECM Records

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