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Marcus Strickland Twi-Life Group: Open Reel Deck

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Marcus Strickland Twi-Life Group: Open Reel Deck
All’età di undici anni, Marcus Strickland aveva già le idee chiare: imparare il sax alto e poi il tenore a forza di imitare gli assolo di Charlie Parker. Detto fatto e con il suo gemello identico, E.J., non avevano altro da fare che sferrare un attacco al mondo assonnato del jazz tradizionale.

In realtà, Marcus ed E.J., un’educazione musicale a 360 gradi l’avevano già ampiamente assimilata. E da Jimi Hendrix a Stevie Wonder, John Coltrane e Dewey Redman, l’attitudine verso il melting pot era tutta lì da dispiegarsi.

Sarebbe bastato qualche anno e in molto meno che si direbbe a i Twi-Life (la band formata dal nostro, insieme al fratello e a Mike Moreno alla chitarra e Carlos Henderson al basso) si impongono all’attenzione dei cultori del neo bop, etichetta sotto chi si può nascondere di tutto. E infatti, Marcus non si tira affatto indietro quando gli chiedono di che pasta è fatta la sua musica.

A tal punto da essere nominato, per il suo coraggio, ma anche per la sua indiscussa bravura, come miglior nuovo artista lo scorso anno dal reader’s poll del Jazz Time Magazine.

Open Reel Deck, quarto CD in sei anni di attività, è un crocevia di possibilità. Registrato lo scorso 2 aprile dal vivo, presenta un set di brani originali inframezzati da insert (In-, -Cep-, -Tion-) virati secondi i canoni dell’estetica low-fi. Ma c’è di più: il musicista vuole sentirsi così libero da costrizione che produce l’album con una sua propria label (la Strick Muzik) e va diritto per la sua strada.

Aiutato dai suoi Twi Life e da Keyon Harrold alla tromba (“Virtue”), da Jon Cowherd al piano (“Subway Suite”) e da Malachi (Marcus se la prenderebbe se sentisse qualcuno definire il poeta un rapper...) spinge le possibilità delle sue invenzioni timbriche e armoniche verso il limbo della commistione dei generi.

Ritmi binari, hip-hop (questo sì, dovrà pure ammetterlo), funky e di jazz elettrico sono la cornice nella quale Strickland fluttua col suo energico sassofono tenore (“Prospectus”) fra i frastagliati intarsi ritmici immaginati e suonati dal talentuoso fratello batterista (“Volatility”).

Un volo di jazz moderno a portata di cd player. Quanto di meglio non si poteva attendere da Marcus Strickland.

Track Listing

01. Intro (Vista); 02. Open Reel Deck; 03. In-; 04. Pilgrimage; 05. Sneaky Deaky; 06. -cep-;07. Subway Suite 2nd Movement; 08. -tion-; 09. Prospectus; 10 Virtue; 11. Volatility; 12. Outro (Vista).

Personnel

Marcus Strickland
clarinet, bass

Marcus Strickland (sax tenore); Mike Moreno (chitarra); Carlos Strickland (batteria); Keyon Harrold (tromba); Malachi (spoken word); Jon Cowherd (piano)

Album information

Title: Open Reel Deck | Year Released: 2008


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