Alfonso Deidda: Nuevas Huellas

Fu una delle prime band italiane che proponevano quel genere, e dopo numerosi concerti nel 1994 pubblicarono Cuban Stories. Dopo un periodo di riflessione, la band cambia line-up e mostra, di conseguenza, un suono in evoluzione.

L'approccio "latino" è solo una delle tante componenti del nuovo sound che abbraccia con energia vari linguaggi musicali, frutto delle varie esperienze dei componenti del gruppo. Il risultato è questo album, composto di undici tracce tutte originali, a firma di Alfonso Deidda, meno la traccia nove, composta dal fratello Dario. Le contaminazioni sono tante, ma la nostra base mediterranea con tutte le sue sfumature ha il sopravvento.

Accanto al leader che sfoggia tutte le sue particolari doti ai sassofoni e al flauto, in particolare nella ballad "Cuida mi Alma" o in "Jaque Mate" dal sapore shorteriano, vale la pena sottolineare le prestazioni eccellenti di Alessandro la Corte al Fender Rhodes, in "Bryan's Home" e nella title track e di Julian Mazzariello al piano in "Behind a Mirror".

Ma bisognerebbe citare tutti i brani perché ognuno ha una sua caratteristica ben precisa. E se la spina dorsale della formazione è indiscutibilmente Alfonso Deidda, i suoi compagni d'avventura suonano tutti magnificamente per raccontarci queste nuove storie cubane dal sapore universale.

Un album decisamente riuscito. Ora la speranza è che non passino troppi anni per un nuovo capitolo.

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