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Antonio Jasevoli Tie Trio – Antonello Salis: My Own Experience – The Music of Jimi Hendrix

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Antonio Jasevoli Tie Trio – Antonello Salis: My Own Experience – The Music of Jimi Hendrix
Si sviluppa su più piani sovrapposti e concatenati questo ingegnoso lavoro del chitarrista napoletano Antonio Jasevoli. Anzitutto l'organico: il nocciolo è rappresentato dal Tie Trio (Jasevoli/Lo Giudice/Tomasi), cui si aggiunge ripetutamente Antonello Salis, cui si sommano a loro volta altre due presenze ricorrenti (Marcello Allulli e David Barittoni) e in due brani la viola da gamba di Rosita Ippoliti. Poi il materiale tematico: otto temi dell'omaggiato, sette di Jasevoli, uno di Frank Zappa.

Ognuno di questi filamenti si porta appresso conseguenze piuttosto palpabili. C'è un tema di Zappa, si diceva ("Muffin Man"), ma è proprio il trattamento a cui Jasevoli sottopone il materiale tematico hendrixiano (tutti suoi, ovviamente, gli arrangiamenti) ad assumere non di rado tratti più o meno scopertamente zappiani (o zorniani, se vogliamo); quindi stranianti/affettuosi/parodistici (o parossistici). Le icone tratte dal repertorio del genio di Seattle sono spesso trattate "a ricalco" (le "ruvide scorze di stoner-rock" di cui parla la scheda del disco), a determinare un punto d'avvio assoluto, incontestabile, su cui s'innestano le variazioni di rito. Che sono spesso a loro volta temi ben precisi, che col materiale di base possono anche avere (e spesso in effetti hanno) ben poco da spartire.

È così che, per esempio, al turbinoso "Manic Depression" iniziale segue un valzerone intenzionalmente sbracato, con tenore e fisa, e poi chitarra e voci molto "di piazza," quindi un "Angel" in cui le carte iniziano a mischiarsi. E qui si chiude il primo dei quattro "atti" dichiarati in tracklist (più finale in unico episodio). Proseguendo su questa falsariga, i momenti più felici sembrano quindi coincidere con tutto il blocco centrale, tipo il pianistico "Sarabande," il trittico che inserisce a sandwich il citato tema zappiano fra "Purple Haze" e "Little Wing," con cui si apre il terzo atto, tutto hendrixiano (due brani). Ma sui generis, qui: il primo tema quasi nebbioso, il secondo, ben più ampio e felicemente articolato, con un imprevisto prologo per piano preparato (e non solo) e successivo sviluppo collettivo.

Si procede lungo queste coordinate fino al conclusivo "Castle Made of Sand," per chitarra e viola da gamba, a suggellare un album dove magari non tutto è registrato (nel senso di messo a fuoco) con identica felicità di trattamento, ma che si riconferma episodio dopo episodio sempre degno di grande attenzione, anche perché le sorprese non mancano di certo. Ce ne fossero tante, di reinvenzioni altrettanto... inventive.

Visita i siti del Antonio Jasevoli Tie Trio e di Antonello Salis.

Track Listing

01. Manic Depression; 02. Pippetta; 03. Angel; 04. Foxy Lady; 05. Allemande; 06. Presto; 07. Sarabande; 08. Purple Haze; 09. Muffin Man; 10. Little Wing; 11. 1983, A Merman I Should Turn To Be; 12. Third Stone (Free Intro); 13. La canzone dei serpenti; 14. Strano gioco; 15. Gigue; 16. Castle Made of Sand.

Personnel

Marcello Allulli
saxophone, tenor

Antonio Jasevoli (chitarre, elettronica); Antonio Lo Giudice (basso, elettronica); Emanuele Tomasi (batteria); Antonello Salis (pianoforte, fisarmonica); David Barittoni (voce, elettronica); Marcello Allulli (sax tenore); Rosita Ippoliti (viola da gamba) in 03 e 16.

Album information

Title: My Own Experience – The Music of Jimi Hendrix | Year Released: 2013


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