Jorrit Dijkstra: Music for Reeds and Electronics - Oakland

Il sassofonista e compositore olandese Jorrit Dijkstra, classe 1966, da anni negli States e allievo di Steve Lacy, Misha Mengelberg e Bob Brookmeyer, presenta in questo lavoro una serie di composizioni per quintetto di sole ance, nelle quali però sperimenta anche l'uso dell'elettronica.

Al suo fianco troviamo musicisti importanti, tra i quali spicca—specie per il tipo di formazione—Jon Raskin, storico membro del Rova Saxophone Quartet—una formazione che certo era un punto di riferimento per Dijkstra al momento della progettazione del lavoro.

Infatti l'elemento essenziale di Music for Reeds and Electronics. Oakland è l'elaborazione dei suoni, ora assai liberi di prodursi in effetti espressivi, rumori, cigolii (è il caso, frequente, del sopranino di Raskin), ora invece integranti vicendevolmente per creare trance ritmiche, esplosioni cacofoniche, risoluzioni corali talvolta quasi liriche (è il caso della conclusione di "Easel").

Accanto a questo, l'elettronica si pone come screziante disturbo, che è al tempo stesso una variazione climatica e un completamento. Anche se, in genere, rende ancor più ardua—in certi momenti perfino "fastidiosa"—la fruizione di un lavoro che abbonda di suoni alti, taglienti, che paiono scavare come trapani nel tessuto musicale—da questo punto di vista esemplare è il brano forse più interessante di tutto l'album, "Blend-Bland." Cose, queste, appunto ben note a chi conosca i Rova, e che qui vengono implementate dalle sonorità elettroniche.

Disco quindi inquieto, non semplice, "scomodo," ma ricco di momenti interessanti.

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