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Benoît Delbecq 4: Gentle Ghosts
Vi è all'opera il suo oliatissimo, efficientissimo quartetto, cui il tenore di Mark Turner dà la sua classica impronta, diafana, sorniona, vigorosamente pensosa (un contrasto in termini? e perché mai?), cui il parterre che lo affianca, anche grazie alla puntualità strutturale di cui Delbecq, pur senza mai ridisegnare i massimi sistemi jazzistici, sa dotare la sua musica (tutti suoi i sette brani in scaletta), offre la piattaforma più solida e credibile possibile.
Come si sarà capito, si viaggia su un terreno di mezzo che qualcuno potrebbe anche definire rassicurante, ma che in realtà non dà mai l'impressione della rimasticatura, della mera adesione a stilemi ampiamente collaudati. Ogni tassello occupa così la giusta posizione e la musica scorre fluida e senza momenti di stanca. Questo non significa che siamo di fronte a un capolavoro, per carità, ma di sicuro a un lavoro onestissimo e in possesso di una sua puntuale cifra stilistica, sì. Brani come "Chemin sur le Crest," "Gentle Ghosts," "Stereo Fields" e "Le même jour," pur in un album di estrema omogeneità qualitativa, sono quelli che ce lo dicono forse con maggiore evidenza.
Track Listing
Anamorphoses; Chemin sur le Crest; Gentle Ghosts; Strange Loop; Stereo Fields; Le même jour; Havn.
Personnel
Additional Instrumentation
Benoît Delbecq: live electronics.
Album information
Title: Gentle Ghosts | Year Released: 2021 | Record Label: Jazzdor Series
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