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Friday 13th: Last Night @ Tonic

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Venerdì 13 rappresenta l'equivalente statunitense di Venerdì 17: una giornata sfortunata.

Venerdì 13 aprile 2007 è stato sicuramente un giorno sfortunato per gli appassionati di musica creativa. Dopo 9 anni di attività culturale di altissimo livello anche il Tonic di New York ha chiuso i battenti perdendo una lotta sempre più impari con le leggi di un mercato immobiliare che continua a crescere a dispetto di continue proiezioni negative.

Il destino immobiliare di molti quartieri di New York segue un arco evolutivo risaputo: gli artisti creativi si insediano in un'area dimessa dove gli spazi sono meno costosi. La loro attività contribuisce a rendere quell'area più interessante ed appetibile. Un numero di crescente di persone inizia a trasferirvisi grazie allo 'sdoganamento' artistico. L'area acquista valore immobiliare. Nuovi palazzi vengono eretti. Il valore immobiliare cresce inesorabilmente. L'insediamento artistico non riesce più a sostenere il costo della permanenza e deve trasferirsi altrove.

Con ogni probabilità è questo quello che accadrà anche al Tonic. Dopo aver ricevuto un'intimazione di sfratto i proprietari infatti stanno ora cercando di mantenere in vita l'attività culturale portata avanti negli anni. Per il momento alcuni concerti verranno ospitati presso l' Abron's Arts Center; altri saranno presentati nel contesto del Vision Festival. Ma i proprietari stanno cercando una nuova sede stabile. A questo fine hanno indetto un referendum sul sito www.tonic107.com e la stragrande maggioranza (quasi il 62%) dei quasi 19.000 votanti ha espresso il desiderio di vedere il Tonic riaprire nel quartiere Gowanus, a Brooklyn. Significativamente solo l'1% ha indicato il downtown di Manhattan come zona da considerare, forse per timore che l'espansione edilizia di Manhattan finirebbe per rimettere in discussione l'esistenza del club a breve termine.

Qualora dovesse effettivamente aprire a Brooklyn il Tonic porterebbe ulteriore vitalità in questa zona di New York che da almeno un paio di anni è diventato il vero punto di riferimento per la scena creativa (anche in virtù del fatto che molti musicisti vivono proprio a Brooklyn).

La chiusura del Tonic ha mobilizzato musicisti e appassionati che hanno organizzato una dimostrazione pacifica e musicale sabato 14 aprile con la partecipazione, tra gli altri, di Marc Ribot, Ha-Yang Kim, Ned Rothenberg, Jerome Harris, Marc e Jim Pugliese e del nostro Marco Cappelli. Il proprietario dell'immobile, di fronte alla non-stop musicale ha fatto ricorso alla polizia, che ha finito per arrestare Marc Ribot e Rebecca Moore, rilasciati dopo qualche ora ma costretti a presentarsi in tribunale lunedi 15. La coalizione musicale ha un sito sul quale è possible seguire gli sviluppi: www.takeittothebridge.com

Quello che è certo è che la vitalità della scena newyorchese rimarrà intatta - o verrà addirittura stimolata da quest'altra chiusura (dopo quella recente di locali storici come il CBGB, Fez etc.).

Non ci resta che ricordare con affetto i momenti magici del tonic e pubblicare alcune immagini tratte dall'ultima serata. Sul palco c'era uno dei tanti Improv Parties di John Zorn con musicisti quali Marthy Ehrlich, Chris Speed, Anthony Coleman, Kermit Driscoll etc. Tuttavia abbiamo preferito presentare immagini del locale e del pubblico, perchè per una volta l'attenzione non era sulla musica, ma su quello che il Tonic ha rappresentato per quasi un decennio. E le centinaia di appassionati che hanno atteso a lungo per poter entrare erano li' per rendere omaggio ad una icona musicale e ad un lascito artistico incommensurabile.

Foto di Luigi Santosuosso e Barbara Celis (le ultime tre)

L'intimazione di sfratto

In fila per entrare (primo set del John Zorn Improv Party)

Mutanti immobiliari che prenderanno il posto del Tonic

L'ingresso prima dell'apertura

Palco e pubblico

In fila per entrare (secondo set del John Zorn Improv Party)

Occupazione pacifica del Tonic

La polizia arresta Marc Ribot

...e Rebecca Moore

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