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Adam O'Farrill: For These Streets
ByNei quattro album col quartetto Stranger Days, ha dimostrato di saper integrare con coerenza le forme del post bop degli anni sessanta con gli sviluppi delle avanguardie successive e in questo ottetto stellare prosegue, ampliando lo spettro armonico e timbrico con l'uso di vibrafono (Patricia Brennan), chitarra (Mary Halvorson), flauto, eufonio, clarinetto, sax contralto e tenore e trombone (con Kevin Sun, David Leon e Kalun Leung) più l'apporto ritmico del bassista Tyrone Allen II e del batterista Tomas Fujiwara.
Dotato di una spiccata curiosità intellettualeche abbraccia i contributi della musica da camera e sinfonica e si estende alla letteratura e al cinemaanche in quest'album O'Farrill trae ispirazione da molteplici fonti.
Il tema di fondo sono gli anni trenta con alcune grandi opere dell'epoca. In letteratura "Tropico del Cancro" di Henry Miller, "Furore" di John Steinbeck e "Le Onde" di Virginia Woolf ; nel cinema "Luci della città" di Chaplin; nel jazz Duke Ellington; nella musica classica il "Concerto per pianoforte in sol maggiore" di Ravel, alcune opere di Stravinsky, Messiaen e Chávez.
In ogni brano O'Farrill esplora differenti soluzioni formali e abbinamenti strumentali. "Con Stranger Daysha detto il trombettistaho cercato in qualche modo di massimizzare la strumentazione e spingerla ai suoi limiti, per ottenere un suono quasi orchestrale solo noi quattro. Con l'ottetto ci sono momenti in cui la musica raggiunge quella profonda densità ma ho anche voluto esplorare le relazioni all'interno dell'ensemble in un modo che Stranger Days non fa."
Per questo motivo l'approccio cameristico (astratto) ha un peso rilevante nel percorso, privilegiando atmosfere lente ed evanescenti. Si veda il dolente "Nocturno, 1932" con David Léon protagonista al flauto; lo straniante duo tromba/chitarra di "Streets" o il dilatato e rumoristico "Scratching the Surface of a Dream."
In altri brani l'esplorazione entra in territori contemporanei, anche oltre il jazz: si veda l'ipnotico "The Break Had Not Come" costruito sulla contrapposizione tra rade note di vibrafono ed iterativi accordi di chitarra. Ed ancora "And So On" dove convivono libera improvvisazione free ed estreme rarefazioni della forma.
Il percorso dell'album è incastonato da due brani di alta suggestione jazzistica. In apertura abbiamo "Swimmers," introdotto dai dissonanti accordi in rubato della Halvorson che si risolve in un impetuoso quadro boppistico con O'Farrill protagonista e prosegue con variopinte orchestrazioni. In chiusura si impone "Late June": la palpabile tensione d'inizio creata dagli arpeggi ipnotici di chitarra, dal contrabbasso e dal vibrafono si risolve in una parentesi orchestrale dove rivive la sontuosità timbrica del primo Novecento riletta in prospettiva mingusiana. Una musica appassionante in tutto il percorso, che cattura per varietà e ricercatezza delle soluzioni
Album della settimana.
Track Listing
Swimmers; Nocturno, 1932; Scratching the Surface of a Dream; Migration; Speeding Blots of Ink; Streets; And So On; The Break Had Not Come; Rose; Late June.
Personnel
Adam O'Farrill
trumpetKevin Sun
saxophone, tenorDavid Leon
saxophone, altoKalun Leung
tromboneMary Halvorson
guitarPatricia Brennan
vibraphoneTyrone Allen II
bassTomas Fujiwara
drumsEli Greenhoe
composer / conductorAlbum information
Title: For These Streets | Year Released: 2025 | Record Label: Out Of Your Head Records
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