Snarky Puppy: Empire Central
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A diciotto anni dalla nascita, gli Snarky Puppy sono tornati a Dallas luogo d'origine della formazione per registrare un nuovo album scegliendo l'approccio preferito: quel "live in the studio" con pubblico in sala che ha caratterizzato le loro opere migliori.
Quindi otto notti alla Deep Ellum Art Company per mettere a punto 16 nuovi brani, ora pubblicati in doppio album, in triplo vinile.
Il disco privilegia il ritorno ai valori musicali originari: una fusion di forte impatto caratterizzata da ritmi funk, ampio spazio alla sezione fiati, ricchezza timbrica e interventi jazzistici. Come ha detto Michael League "A volte la band deve ricominciare da capo. È importante ricordare che siamo ancora una band strumentale con questi membri al suo interno, per misuraci e vedere la nostra crescita e capire dove stiamo andando."
In Empire Central non abbiamo grandi collaborazioni orchestrali (Sylva), né un progetto di fondo (Culcha Vulcha, Immigration) o una lunga serie di ospiti (Family Dinner) ma il percorso variopinto e incisivo di cui s'è detto, dove smaglianti (e ben congegnati) arrangiamenti regolano le libere relazioni tra i solisti. Freschi profili tematici sono lo spunto per sviluppi timbricamente e ritmicamente eccitanti, con continui mutamenti di clima e serrati vamp.
Prima di considerare i brani ricordiamo che il disco documenta l'ultima performance registrata di Bernard Wright, deceduto in un incidente automobilistico tre mesi dopo queste incisioni. Già sideman di Marcus Miller e Miles Davis, stella del funk anni Ottanta, "Nard" è stato il mentore di Michael League ed ha plasmato l'identità di fondo della band, nei suoi primi anni a Dallas. In quest'album le sue tastiere risaltano in "Take It."
Il funky rilassato e intenso di "Keep It on Your Mind" apre il percorso musicale e trova in "Bet" il primo brano di punta: una poderosa base percussiva fa da sfondo ai brillanti assoli di Shaun Martin al vocoder e Bob Reynolds al sax tenore mentre la sezione fiati caratterizza con efficacia la contagiosa melodia di League. Dopo la sinuosa ballad "Cliroy" (composta dal trombettista Jay Jennings in onore di Clifford Brown e Roy Hargrove) la temperatura torna a scaldarsi col danzante funky di "Take It," scritto da Bobby Sparks e contenente il lungo assolo di Bernard Wright alle tastiere.
Il ritmo candombe uruguaiano caratterizza "Portal" grazie al suo autore, il percussionista Marcelo Woloski e dopo l'elegante "Broken Arrow" di Justin Stanton il primo CD si conclude con "RL's": un vamp di chitarra rock distorta apre e sostiene il brano mentre i fiati svettano per lasciare spazio a due brucianti interventi di chitarra elettrica e molte cose ancora.
Ancor più variopinto a nostro avviso lo sviluppo del secondo disco che si apre con l'avvincente groove di "Mean Green," prosegue col variegato incedere di "Fuel City" di Bill Laurance e poco dopo trova col ricercato "Belmont" un altro momento memorabile (splendido il lungo assolo del violinista Zack Brock).
Se una fresca impronta swingbeat caratterizza "Pineapple," nuove suggestioni etniche Centro-americane emergono nell'andamento ritmico di "Honiara." Il funk sudista più stringente s'impone nel micidiale vamp di basso di "Coney Bear" quando ormai il percorso s'avvia alla conclusione col multiforme e ricercato "Trinity," del chitarrista Mark Lettieri.
Gran bell'album dunque, che riporta il collettivo di League ai suoi momenti migliori. In autunno la band tornerà in Europa (e in Italia con un concerto a Brescia il 12 novembre).
Album della settimana.
Quindi otto notti alla Deep Ellum Art Company per mettere a punto 16 nuovi brani, ora pubblicati in doppio album, in triplo vinile.
Il disco privilegia il ritorno ai valori musicali originari: una fusion di forte impatto caratterizzata da ritmi funk, ampio spazio alla sezione fiati, ricchezza timbrica e interventi jazzistici. Come ha detto Michael League "A volte la band deve ricominciare da capo. È importante ricordare che siamo ancora una band strumentale con questi membri al suo interno, per misuraci e vedere la nostra crescita e capire dove stiamo andando."
In Empire Central non abbiamo grandi collaborazioni orchestrali (Sylva), né un progetto di fondo (Culcha Vulcha, Immigration) o una lunga serie di ospiti (Family Dinner) ma il percorso variopinto e incisivo di cui s'è detto, dove smaglianti (e ben congegnati) arrangiamenti regolano le libere relazioni tra i solisti. Freschi profili tematici sono lo spunto per sviluppi timbricamente e ritmicamente eccitanti, con continui mutamenti di clima e serrati vamp.
Prima di considerare i brani ricordiamo che il disco documenta l'ultima performance registrata di Bernard Wright, deceduto in un incidente automobilistico tre mesi dopo queste incisioni. Già sideman di Marcus Miller e Miles Davis, stella del funk anni Ottanta, "Nard" è stato il mentore di Michael League ed ha plasmato l'identità di fondo della band, nei suoi primi anni a Dallas. In quest'album le sue tastiere risaltano in "Take It."
Il funky rilassato e intenso di "Keep It on Your Mind" apre il percorso musicale e trova in "Bet" il primo brano di punta: una poderosa base percussiva fa da sfondo ai brillanti assoli di Shaun Martin al vocoder e Bob Reynolds al sax tenore mentre la sezione fiati caratterizza con efficacia la contagiosa melodia di League. Dopo la sinuosa ballad "Cliroy" (composta dal trombettista Jay Jennings in onore di Clifford Brown e Roy Hargrove) la temperatura torna a scaldarsi col danzante funky di "Take It," scritto da Bobby Sparks e contenente il lungo assolo di Bernard Wright alle tastiere.
Il ritmo candombe uruguaiano caratterizza "Portal" grazie al suo autore, il percussionista Marcelo Woloski e dopo l'elegante "Broken Arrow" di Justin Stanton il primo CD si conclude con "RL's": un vamp di chitarra rock distorta apre e sostiene il brano mentre i fiati svettano per lasciare spazio a due brucianti interventi di chitarra elettrica e molte cose ancora.
Ancor più variopinto a nostro avviso lo sviluppo del secondo disco che si apre con l'avvincente groove di "Mean Green," prosegue col variegato incedere di "Fuel City" di Bill Laurance e poco dopo trova col ricercato "Belmont" un altro momento memorabile (splendido il lungo assolo del violinista Zack Brock).
Se una fresca impronta swingbeat caratterizza "Pineapple," nuove suggestioni etniche Centro-americane emergono nell'andamento ritmico di "Honiara." Il funk sudista più stringente s'impone nel micidiale vamp di basso di "Coney Bear" quando ormai il percorso s'avvia alla conclusione col multiforme e ricercato "Trinity," del chitarrista Mark Lettieri.
Gran bell'album dunque, che riporta il collettivo di League ai suoi momenti migliori. In autunno la band tornerà in Europa (e in Italia con un concerto a Brescia il 12 novembre).
Album della settimana.
Track Listing
Keep It on Your Mind; East Bay; Bet; Cliroy; Take It!; Portal; Broken Arrow; RL's; Mean Green; Fuel City; Free Fall; Belmont; Pineapple; Honiara; Coney Bear; Trinity.
Personnel
Snarky Puppy
band / orchestraMichael League
bassJay Jennings
trumpetJustin Stanton
keyboardsMike Maher
trumpetBob Reynolds
saxophone, tenorChris Bullock
saxophoneShaun Martin
keyboardsBobby Sparks II
organ, Hammond B3Bernard Wright
keyboardsBob Lanzetti
guitarMark Lettieri
guitarChris McQueen
guitarZach Brock
violinJason “JT” Thomas
drumsLarnell Lewis
drumsJamison Ross
drumsNate Werth
percussionKeita Ogawa
percussionAdditional Instrumentation
Michael League: bass; Justin Stanton: keyboards; Chris Bullock: flute, clarinet: Bill Laurance: keyboards; Marcelo Woloski: percussion.
Album information
Title: Empire Central | Year Released: 2022 | Record Label: GroundUP Music
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About Snarky Puppy
Instrument: Band / orchestra
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