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Emanuele Parrini Quartet
ByAvvalendosi dell'intesa sviluppata separatamente con i diversi musicisti chiamati all'opera, il violinista Emanuele Parrini ha assemblato un eccellente quartetto - con Dimitri Grechi Espinoza al sax contralto, Giovanni Maier al contrabbasso e Andrea Melani alla batteria - e lo ha condotto in una mini tournée della quale il concerto di Cerbaia era la seconda data.
Il programma del gruppo prevede - accanto a brani di alcuni dei maggiori ispiratori di Parrini, Archie Shepp e Roswell Rudd - composizioni di Maier, di Espinoza e dello stesso leader. Tempi perlopiù medio lenti, caratterizzati da forte interazione, interventi solistici intensissimi, molta improvvisazione, navigazione a vista - ma con grande cura negli arrangiamenti - sui territori che Parrini è solito esplorare in proprio, nel Dinamitri Jazz Folklore, con i New Nexus e nelle frequenti collaborazioni con Maier, spaziando dalla New Thing all'improvvisazione più libera.
La sintesi messa in scena nel corso della serata ha mostrato una musica capace di unire compostezza e libertà, intensità ritmico-dinamica ed elaborata meditazione. Il gruppo si è mosso su strutture chiare, con spazi solistici ben determinati, ma ha anche interagito costantemente, producendo inattesi cambi di ruolo e fitti dialoghi tra le voci. In tal modo l'appassionata spontaneità dei singoli ha sostanziato e reso vitale anche la tangibile complessità della ricerca, come è apparso in modo eminente ad esempio nei lunghi assolo del leader e di Espinoza: sempre espressivamente intensi e perciò coinvolgenti nonostante la complessa articolazione dei fraseggi. Interessante anche il contrasto tra la prevalente cerebralità degli assolo del sassofonista e il maggiore dinamismo di quelli del violinista, pur in un'affinità stilistica che deriva dalla lunga collaborazione artistica che li lega.
Notevole l'apporto di Maier, supporto ritmico costante e in perfetta sintonia con la batteria di Melani, ma anche sempre pronto a lanciarsi in assolo o in accenni di dialogo con le due voci principali.
Ottimo concerto, dunque, di un bel gruppo che si accinge a documentare idee e intesa su un CD di prossima registrazione.
Foto, di repertorio, di Claudio Casanova.
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