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Kip Hanrahan: Crescent Moon Waning

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Kip Hanrahan: Crescent Moon Waning
Dopo tre anni di gestazione, crowdfounding e il classico perfezionismo che lo ha sempre contraddistinto (il disco è stato in realtà registrato da luglio 2015 a dicembre 2016) con uno strano scadenzario di pubblicazione si può finalmente dire a dicembre 2018 che il nuovo lavoro discografico di Kip Hanharan è finalmente disponibile in tutto il mondo. C'è chi è dal maggio scorso che gode della bellezza dei nuovi venti brani del nostro e c'è invece chi è solo da pochi giorni che può finalmente gioire.

Ora la scelta è d'obbligo: o si costruisce una recensione che sia una sorta di enciclopedia del sapere attorno al creativo musicista americano oppure si sceglie la via più semplice. Dopo averci ragionato attorno a lungo, scegliamo la seconda strada lasciando a chi ancora non conoscesse l'immensità musicale di Hanrahan, la sorpresa di raccogliere i tanti tesori disseminati nel corso di quasi quarant'anni di musica da questo sessantaquattrenne newyorkese (è nato nel Bronx newyorkese da una famiglia ebrea-irlandese di origini portoricane).

Nessuno nel mondo moderno è stato capace quanto lui di riunire musicisti e materiali sonori di ogni derivazione, combinando come davvero nessun altro le strette e dirette filosofie attinenti a tutto ciò che è "avant," "modern jazz," "new latin," "rock," "tango" e, se lo preferite, aggiungete tutto ciò che può venirvi in mente parlando di musica moderna così come è conosciuta.

Nel corso di undici meravigliosi episodi discografici disseminati fra il 1981 e il 2018, Hanharan ha mostrato al mondo della musica moderna quale possa essere la più illuminata strada per "produrre" intelligenza ex novo.

Ben lontano da tutte le luci del business e dalle collegate strategie di mercato, l'eclettico compositore-factotum ammanta di eleganza totale anche questo splendido Crescent Moon Waning rendendo reale l'apparente impossibilità che una luna crescente possa contemporaneamente essere anche calante. Con, come scrive lui stesso "in ordine di apparizione," veri signori della musica moderna tra i quali Brandon Ross, Chico Freeman, Steve Swallow, JD Allen, Jack Bruce e anche il nostro Giacomo Merega [per la lista completa si rimanda in calce], Kip riesce ancora una volta a costruire un tesoro sonoro di piacevolezza inaudita.

Il senso del suo lavoro non è mai cambiato e, a parte precisi lavori "commissionati" o con comunque un preciso tema da affrontare, anche Crescent Moon Waning è un lavoro fuori dal coro, con una ventina di "solite" performances strumentali e vocali in grado di far comprendere all'ascoltatore cosa può significare "raccontare musica" in una sorta di perfetto volo in un universo decisamente surreale come forse solo i Beatles furono in grado di far vivere.

Il mood costitutivo è il consueto Cuban-jazz con input che forse solo Hanharan è in grado di addizionare con la stessa immensa maestria di sempre. Inutile davvero stare qui a snocciolare peculiarità o sensazioni che ogni brano porta con sé. Anche questo, come davvero tutti gli altri lavori di quest'uomo, è un pianeta che appartiene ad un'altra galassia. Fluido, sicuro, geniale e come sempre magico è ancora una volta un disco da massimo dei voti capace di tenere cauti gli istinti sino ad almeno il prossimo disco che si spera davvero non sia così difficile da partorire come questo.

Kip Hanaran è uno di quei musicisti per i quali bisognerebbe inventare un Nobel appositamente e che per i quali venga comunque sempre riservato un castello ove poter permettere loro di fare assolutamente ciò che intendono fare con tutta la libertà del caso. Grazie Kip. Dal profondo. Tuo è uno dei plancton costituitivi della musica moderna e di questo la musica stessa si nutre.

Un pensiero speciale e a parte per Jack Bruce scomparso prima della pubblicazione di questo lavoro.

CD della settimana.

Track Listing

She Can Measure the History of Dreams; Lucia's Young Night; Dancing with Sweetness, Tonight; Perfect Math, In a Model Bronx Childhood; Our Reflection in the Turbulent Heat (It's Really You...); Silvana Laughs at the Film Noir Shadows (For Silvana DeLuigi); Andy Laughs at One of the Few Golden Veins in Our Bronx Childhood (For Andy Gonzalez); We Were Not Alone (Fernando Looks for Closure - But There's Never Any...)(For Lou And Jack); Name Us Light; Sometimes I Can Go for Nights, Forgetting; She and He Describe The Exact Same Intimate Moment; A Naked Woman, Comfortable (1- Giacomo and Kip, With The Clarity of Lucy, Explain the Recording Techniques of the Rekid); A More Naked Man, Frightened (2 - Giacomo and Kip, With the Clarity of Lucy, Explain the Recording Techniques of the Rekid); The Dusk Coming to a Moving Rest (3- Giacomo and Kip, With The Clarity of Lucy, Explain the Recording Techniques of the Rekid); Somewhere in the Deepest Blue, There’s a Woman Who Knows... (Grayson's Grasp of the Light of the Dreamless Moon, And Sings It Through the Next Take of “She Can Measure The History Of Dreams”… ) A.K.A. Alternate Understanding / Take of “She Can Measure The History Of Dreams…” (4:31); The Heat Changed the Colors of My Eyes; The Night Finding It’s Form; Some Scottish Lullaby; In Olinda, She Calmly Explained the Use of the Reflexive...; All Us Working Class Boys.

Personnel

Kip Hanrahan
producer

Kip Hanrahan: direction; percussions; Michael Chambers: voice, guitar; Brandon Ross: voice, guitar, banjo; Luisito Quintero: congas, timbales, percussions; Robby Ameen: trap drums, percussions; Yunior Terry: bass; Charles Neville: tenor saxophone; Lucia Ameen: voice; Milton Cardona, Anthony Carrillo, Richie Flores, Giovanni Hidalgo e Steve Berrios: congas; Andy Gonzalez: bass; Steve Swallow: electric bass; Xiomara Laugart: voice; Fernando Saunders: electric bass, voice, cello, guitar; Josh Sinton: baritone saxophone; Alfredo Triff: violin; J.D. Allen: tenor saxophone; Miss Jennifer Hernandez: voice; Roberto Poveda: voice; David Rodriguez: tapes, sound effects; Craig Handy: tenor saxophone; Lucy Penabaz: voice; Giacomo Merega: electric bass; Grayson Hugh: voice; Senti Toy: voice; Ignacio Berroa: trap drums; Jack Bruce: voice, electric bass; Chico Freema: tenor saxophone; Mario Rivera: baritone saxophone; Dick Kondas: sound engineer.

Album information

Title: Crescent Moon Waning | Year Released: 2018 | Record Label: American Clavé


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