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Cambio al vertice di "Controindicazioni"

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Ampliare l’offerta del Festival sia sul piano strettamente musicale che su quello temporale, pensando ad una distribuzione dei concerti durante tutto il periodo dell’anno. Sembra avere le idee chiare Pasquale Innarella, da poche settimane nuovo presidente di “Controindicazioni” (vice presidente è Claudio Fusacchia), l’associazione culturale che da sette anni organizza l’omonimo festival romano ideato da Mario Schiano.

Il Festival appartiene alla storia del jazz nostrano: nato nel 1975 a Penne come risposta al Festival di Pescara “Controindicazioni” ha ripreso la sua attività nel 1988 a Roma, sempre su iniziativa dell’infaticabile Schiano e di alcuni musicisti e appassionati di jazz, tra cui gli stessi Innarella e Fusacchia.

Da allora, nonostante le consuete difficoltà di ordine economico ed organizzativo, è diventato uno degli appuntamenti più importanti del circuito europeo, e - per qualità e testimonianza nel tempo - può essere accomunato a festival storici della musica europea come il “Total Music Meeting” di Berlino, il “Free Music Festival” di Anversa o il “Konfrontationen” di Nickelsdorf. Pino Minafra, Vittorino Curci, Maarten Altena, Joelle Leandre, Alex von Schlippenbach, la London Jazz Composer’s Orchestra, Peter Kowald sono solo alcuni dei nomi che si sono succeduti sul palco del Teatro Colosseo, dell’Alpheus e, più recentemente, della sala Casella, presso l’Accademia Filarmonica.

A partire dalla XIII edizione la gestione del festival è stata assunta direttamente dall’associazione culturale che ne ha preso il nome, appositamente creata con il fine di assicurare alla rassegna una maggiore continuità e soprattutto un maggiore approfondimento dei molti aspetti tecnici e teorici che l’organizzazione di un festival orientato verso linguaggi artistici di ricerca sottintende, e presieduta dal batterista Fabrizio Spera.

Pasquale Innarella raccoglie ora l’eredità del musicista romano, sotto la cui direzione vanno citate almeno un paio sedute che hanno lasciato il segno: il duo Sebi Tramontana-Paul Lovens e il solo di Wadada Leo Smith. “Grazie al concreto e fattivo rapporto di collaborazione nato tra l’associazione “Controindicazioni” e la Cooperativa “Nuove Risposte - settore arte e cultura”, spero di avere le possibilità di ampliare le offerte musicali di “Controindicazioni” sia in senso artistico-musicale che in quello temporale" - afferma Innarella. "Per quanto riguarda la musica ritengo utile un ampliamento a nuovi musicisti, che naturalmente hanno lo sguardo rivolto ai nuovi linguaggi jazzistici, caratteristica del festival da quando è nato nell'ormai lontano 1975. Altro aspetto del festival che ritengo assolutamente indispensabile - aggiunge Innarella - è la continua ricerca di musicisti non necessariamente giovani ma di sicuro talento, che si esprimono con un linguaggio personale. Per quanto riguarda l'aspetto temporale proverò ad ampliare l'offerta di concerti oltre il festival stesso, cercando di creare degli appuntamenti anche durante il resto dell'anno”.

A dare il via è il concerto che “Controindicazioni” ha organizzato domenica 25 marzo a La Palma. Di scena sarà un Quintetto che vede insieme il batterista Louis Moholo, fondatore di gruppi storici quali “Viva la Black” e “Blue Note”, Roberto Bellatalla (contrabbasso), Livio Minafra (pianoforte), Roberto Ottaviano (sassofoni) Pino Minafra (tromba).

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