Michaël Attias, Simon Nabatov: Brooklyn Mischiefs

Registrato all'iBeam di Brooklyn il 6 luglio del 2014 e riemerso dagli archivi nel corso della pandemia, questo album documenta una fortunata serata di improvvisazione tra il pianista di origini moscovite Simon Nabatov e il sassofonista contralto israeliano Michael Attias, un "primo incontro" tra due artisti usi a muoversi su territori accidentati e inesplorati.

I cinquantatrè minuti di musica sono suddivisi in cinque tracce, tutte improvvisate a eccezione della terza, che include un'escursione in "The Spinning Song" di Herbie Nichols, artista al quale Nabatov si è a lungo dedicato. L'impianto, come si addice all'improvvisazione più aperta, è fondamentalmente dialogico e fa liberamente uso di molteplici stilemi; l'intento, tuttavia, è tangibilmente quello di costruire un discorso sempre perfettamente intellegibile, anzi perfino lirico, che comunichi all'ascoltatore un chiaro messaggio drammaturgico.

Esemplifica questa poetica l'ultima traccia, "Poetic Bug Bite," oltre dieci minuti di musica che cambia ripetutamente, iniziando da una narrazione lirica del pianoforte poi affiancato dal contralto, che s'impenna in una più libera cascata cristallina di note dalla tastiera con il sax che si produce in forzature espressive, diviene rarefatta fin quasi al silenzio attraverso un gioco ritmico che rallenta, per poi impennarsi di nuovo, con il contralto che esplora gli armonici e il piano che percuote, sfumando infine verso una quietissima conclusione. Tutto questo, pur con l'uso di forme espressive particolari e virtuosistiche, senza mai perdere un momento il filo del discorso e il senso drammaturgico: impresa non facile con una materia musicale così complessa.

Nelle altre tracce la trama si sviluppa ogni volta in modo diverso e tuttavia sempre con questa varietà e la medesima coerenza. Nabatov vi mette a frutto i suoi studi su Nichols e Monk, ma anche la sua frequentazione di Steve Lacy e Misha Mengelberg; Attias usa qua e là anche sovracuti e colpi d'ancia, ma lo fa sempre per accentuare l'espressività di un discorso che passa dal disegno di linee coerenti, ancorché perlopiù non rettilinee. Cosicché il disco è di ascolto in ogni sua parte gradevolissimo, ma al tempo stesso non annoia e permette di essere riscoperto a ogni ascolto.

Creazione istantanea di primissimo livello.

Album della settimana.

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