Home » Articoli » Lyrics » Altri/Ritmi di Carnevale 2007

1

Altri/Ritmi di Carnevale 2007

By

View read count
Il periodico appuntamento con Altri/Ritmi cade nel cuore del Carnevale, sorta di rito di passaggio, di rinnovamento, di perdita/ritrovamento dell'identità, di voglia di trasformarsi. Un po' come accade con molte delle musiche di cui ci occupiamo periodicamente con Altri/Ritmi, mescolate, meticciate, incrociate, ripescate, travestite, remixate, esotiche, a volte intime e visionarie.

Partiamo?

Aa.Vv.

Postonove 4 - Favela Chic

Wagram - distr. Audioglobe

Beh, non possiamo che partire dal paese del Carnevale, dal Brasile, con la raccolta Postonove 4 - Favela Chic [la deriva nominativa, dal tempo dei Buddha Bar, è ormai inarrestabile], mixata da Gringo Da Prada. L'accostamento tra brani classici e cose più recenti è inevitabile e alla fine anche salutare, sebbene non molto originale, e ci consente di riascoltare la storica "Bat Macumba" dagli Os Mutantes accanto a "Bem Querer" di Seu Jorge, Elza Soares a braccetto con il "Dub Do Galo" firmato Instituto.

Ci sono come sempre alcune "perle" da riscoprire come "Tudo Joia" di Orlandivo, ma anche le sonorità più recenti sono scelte con gusto e risultano particolarmente convincenti, per un ennesimo "viaggio" nella musica brasiliana che è la migliore porta d'accesso alla densità carnale del Carnevale.

Nouvelle Vague

LateNightTales

Azuli - distr. Audioglobe

Se siete in cerca di buoni "truccatori", i Nouvelle Vague si sono dimostrati negli ultimi anni tra i più virtuosi "trasformatori" di identità, virando ad esempio in chiave nu-bossa alcuni classici new wave. Li ritroviamo qui in un nuovo episodio della serie LateNightTales, liberi di gettare tra i "solchi" del disco tutti i coriandoli preferiti, senza bisogno di avere altra coerenza se non la passione e la fantasia.

Le scelte di Marc Collin e Olivier Libaux - i due Nouvelle Vague - sono estremamente eclettiche e valicano presto i prevedibili confini new wave: il loro mondo è inconfondibilmente pop, abitato da suoni obliqui e scuri, da voci femminili immortali come quelle di Shirley Horn, Peggy Lee o Julie London, dal sognante David Sylvian di "A Fire In The Forest" e da gruppi apparentemente lontanissimi tra loro come gli Os Mutantes e gli Art Bear.

Le scelte sono piacevolissime e alla fine è come ascoltare una stazione radio piovuta chissà da dove nel cuore della notte, priva di dj che devono riempire di facezie le pause e priva di pubblicità: solo musica, di grande classe, che ti accompagna fino alle soglie del nuovo giorno. Bravi.

Aa.Vv.

The Trip2 - navigated by Tom Middleton

Family Recordings - distr. Audioglobe

Un bel bravo anche a Tom Middleton che con grande eleganza cuce assieme le oltre trenta tracce di The Trip2, una vera e propria zuppa - mixata con taglio cinematografico e sottile, apparentemente antivirtuoso e in realtà molto efficace - dai mille ingredienti, ottima da ascoltare oltre che da ballare.

C'è qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio, qualcosa di imprestato e qualcosa di bizzarro, come tradizione vuole nella migliori cerimonie: molta battuta bassa di qualità, dagli Air ai Thievery Corporation, da Emiliana Torrini a Boards Of Canada, ripescaggi black molto gustosi come nel caso di Lyn Collins o Freda Payne [la sua "Unhooked Generation" è tra le cose più sfiziose], il nu-balcan di Shantel, dell'hip-hop d'apertura molto energizzante e ancora Beck, Goldfrapp, capatine di Tangerine Dreams e via dicendo. Ci si diverte? Molto!

Aa.Vv.

Nova Soul 3

Audiopharm - distr. Audioglobe

Tra le compilation più fresche segnaliamo anche in uscita il terzo volume [doppio] di Nova Soul, attento testimone di quanto si sta muovendo in questi ultimi anni sulla scena del nu-soul: la vivacità di questo genere, che mantiene la carnale immediatezza della tradizione black anche nei contesti digitali, ci schiude le porte di una notte in cui sognare è ancora possibile e in cui sono le voci a farla da padrone.

Così, accanto al canto sensuale di Mozez [Zero7] o di Alice Russell, troviamo splendidi pezzi - anche se già noti - da parte dei Quantic o della JuJu Orchestra, gli italiani Dining Room [remixati da 7Samurai] e Ohmega Watts, l'inafferrabile ragazzaccio Jamie Lidell e altri nomi meno noti, ma non meno stuzzicanti. Come i volumi precedenti, un bel tuffo nell'elettronica più suadente e soulful.

Aa.Vv.

The Kings Of Reggae

BBE Rapster - distr. Audioglobe

Altra serie che non sbaglia un colpo: The Kings Of, della BBE Rapster! Ora anche gli appassionati di reggae [ma consigliamo anche a chi non è strettamente un affezionato di dare un assaggio] sono accontentati, grazie alla doppia selezione curata dall'esperto dj radiofonico David Rodigan e dal lungimirante produttore Sting International, che si spartiscono i compiti concentrandosi il primo su tracce più classiche e roots, il secondo su atmosfere più dancehall.

Bella forza, direte voi: mettendo in scaletta cose come "Satta Massagana" degli Abyssinians, "Marcus Garvey" di Burning Spear, "Police And Thieves" di Junior Murvin o "The Harder They Come" di Jimmy Cliff sono capaci tutti di selezionare una compilation da cinque stelle! Vero, ma non solo. Anche le tracce scelte da Sting International sono splendide - da John Holt a Yellowman, da Denni sBrown a Tenor Saw - e per tutta la durata dei due dischi c'è una costante tensione energetica che ipnotizza e coinvolge. Consigliato!

Aa.Vv.

Pulp Fusion - Bustin' Loose

Harmless - distr. Audioglobe

Chiudiamo l'ideale terzetto di antologie "seriali" con un fantastico doppio capitolo del ciclo Pulp Fusion, dedicato a sonorità jazz funk degli anni Settanta. Compilati da Dj Monk-One con un piglio mascalzone e vagamente blasé che si intona perfettamente con l'occasione, i due dischi sono un vero e proprio calderone ribollente di suoni black inquieti, da Ray Bryant a James Brown, da Manu Dibango a Chico Hamilton, per giungere a una "Inner City Blues" cantata da Sarah Vaughan [nel disco da cui è tratta questa traccia la cantante affrontava anche il popolare repertorio di Brian Auger!]

Oltre al puro piacere dell'ascolto troviamo nella raccolta i semi delle future sonorità hip-hop [che non a caso hanno saccheggiato questo repertorio come "farina da far samples"!] e alcuni artisti che altrimenti sarebbero stati un po' dimenticati come Bobby Franklyn's Insanity o i misteriosi Banbarra. Splendido cibo per orecchie e fianchi!

Kuniyuki Takahashi

We Are Together

Mule Musiq - distr. Audioglobe

Spostandoci sul versante house più intriso di umori jazz, ci piace spendere due parole per We Are Together, lavoro che raccoglie il meglio prodotto fino a oggi dal giapponese Kuniyuki Takahashi, artista il cui nome magari dirà poco agli appassionati, ma che è un vero cult presso colleghi del rango di 4Hero o Joe Claussell.

Le nove tracce del disco, pubblicate sotto diverse sigle, nuotano senza fretta fra densi intrecci percussivi, elettronica raffinatissima, sognanti frasi di sassofono, contagiosi accordi di piano, il tutto con quella "perfezione" che spesso gli artisti giapponesi riescono a infondere a generi originariamente estranei alla loro tradizione. È forse questa perfezione, paradossalmente, il difetto di un lavoro sulla cui sensibilità compositiva e produttiva non c'è che da togliersi il cappello e a volte sembra che il ritmo rimanga sempre sul punto di decollare, ma nella serata giusta le armonie di Kuniyuki possono essere di una bellezza onirica. Respect!

Louie Austen

Iguana

Klein - distr. Audioglobe

Si traveste invece da Iguana il fascinoso e maturo electro-crooner Louie Austen, miscela improbabile e per questo "perfetta" degli orizzonti lounge a cavallo del nuovo Millennio. Scoperto dopo anni di onesto lavoro in club e alberghi di ogni angolo del globo, è diventato un vero e proprio artista cult della scena elettronica, conteso e remixato dai migliori nomi.

Questo nuovo lavoro, molto diretto e "pop", semplice nelle idee e nella realizzazione che rimanda con evidenza agli anni Ottanta, non aggiunge molto al fascino acquisito dal musicista austriaco - qui coadiuvato alle macchine dal tedesco Phonyque e dal canadese Jeff Melynk - che si limita a rifinire con gusto una serie di brani piacevoli. Segnaliamo la cover di "Disco Dancer", che alla fine suona emblematica nella rappresentazione del connubio tra vecchio e nuovo. Sotto la pelle elettronica dell'iguana, batte sempre un cuore umano!

Funkstörung

Appendix

!K7 - distr. Audioglobe

Assai prima dell'età pensionabile giunge invece il momento della separazione per il duo tedesco Funkstörung, che per una decina di anni ha detta la sua - in modo spesso efficace e personale - nell'ambito dell'elettronica europea. Michael Fakesh e Chris De Luca ci salutano - dedicandosi alle rispettive carriere soliste - con una bella raccolta di remix che spazia da Spacek a Raveonettes, da Barry Adamson [splendido il lavoro su "Whispering Streets"] a Nils-Petter Molvaer.

Sonorità atte a trasformare, pronte a cogliere i cocci dei broken beats per ricreare oggetti affascinanti: accade con "All Is Full Of Love" di Bjork, incantevole e inquietante, così come con la più morbida "Heaven" dei Lamb. Di certo la parabola di queste sonorità ha compiuto il suo arco più interessante, ma il livello di Appendix è molto alto e viene spontaneo dire che i Funkstörung ci mancheranno!

Joakim

Monsters And Silly Songs

!K7 - distr. Audioglobe

Nuova vita, sempre sulla vivace etichetta !K7, per Joakim, noto ai più come fondatore dell'ottima label Tigersushi. Monsters And Silly Songs, che la leggenda vuole nato dalla perdita di tutto il lavoro memorizzato su un hard-disk traditore, con conseguente "riumanizzazione" e ripartenza da zero con musicisti veri e propri, è un lavoro molto sfaccettato, che oltre all'istinto dancefloor svela anche più di qualche ombra new-wave.

Chitarre affilate che tagliano i loop di tastiera, un'ossessività compiaciuta che non mancherà di affascinare anche ascoltatori di qualche generazione precedente, qualche frivolezza e lungaggine di troppo, ma in alcuni momenti molto azzeccato, questo lavoro di Joakim rivela prima di tutto che non si possono tenere represse le pulsioni per troppo tempo e che a un'elettronica sempre più mutante e ibridata dovremo farci - anche volentieri - l'abitudine.

Jackie Mittoo

Wishbone

Light In the Attic - distr. Wide

Una ristampa, ma che a Carnevale dovrebbe funzionare molto, specie se si amano le sonorità vintage, è quella di Wishbone, disco solista del mitico tastierista giamaicano Jackie Mittoo, qui in trasferta canadese agli inizi degli anni Settanta. C'è soul, funk, reggae, latin, l'organo che accarezza in modo inimitabile i grooves e le melodie.

Non mancano ovviamente archi e fiati, come tradizione vuole, dolcissimi i primi e infettivi i secondi, per un disco da ascoltare con la giusta spensieratezza, tra i sospiri in levare di una zuccherosa "Love Life", il tormentone della title-track, a metà tra I Nuovi Angeli e la sagra paesana [ma irresistibile], l'irresistibile "Soul Bird" cui nessuna immobilità può opporsi. Grande Jackie!

Dam

Dedication

Red Circle Music - distr. Egea

In chiusura vale la pena di segnalare Dedication e di scoprire così il trio hip-hop palestinese dei Dam, interessante non solo per il peculiare approccio [che ha trovato specie in Francia un ottimo seguito, con collaborazioni con Manu Chao e Noir Desir] che coniuga rap e melodie arabe, ma anche per l'intensa consapevolezza delle possibilità della parola in musica.

Chiaramente l'ascoltatore italiano perde molto nella mancata comprensione della lingua, ma il messaggio di pace - così ovvio, ma mai così svuotato come oggi di efficacia - dei Dam e l'efficace immediatezza dei loro brani [nei quali è talvolta un coro di bambini a assecondare le idee melodiche] sono il segnale di un'onestà espressiva che deve essere conosciuta.

Non tutti possono festeggiare, ma l'augurio di potere vestire nuove identità almeno per qualche ora all'anno è non solo l'auspicio di uno spensierato divertimento, ma anche un modo per rapportarsi con l'altro in modo diretto. Dopotutto molte musiche di cui parliamo a Altri/Ritmi hanno a che fare con questo.

Buon carnevale a tutti!

Tags

Comments


PREVIOUS / NEXT




Support All About Jazz

Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who make it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

Go Ad Free!

To maintain our platform while developing new means to foster jazz discovery and connectivity, we need your help. You can become a sustaining member for as little as $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination vastly improves your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Jazz article: The 4th of July
Jazz article: Sassy from SuperBlue

Popular

Read Record Store Day Black Friday 2025 Releases
Read Remembering Jack DeJohnette: Unlimited Imagination
Read Bruce Hornsby: Camp Meeting
Read Joni Jazz, Part 1
Read Baku Jazz Festival 2025: Part 1
Read Claude Debussy on So What
The Blue Note Portal
Claude Debussy on So What
Read Dave Anderson: Plays with Gusto
Read Vilnius Jazz Festival 2025

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.