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Albert van Veenendaal

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01. Edward Elgar - Cello Concerto in E minor, performed by Jaqueline du Pré in 1965 (EMI classics - 2000).

Tutti conoscono la meravigliosa melodia del primo movimento, ma l'intero concerto è un capolavoro. Il suono malinconico ed espressivo di Jaqueline du Prè è immediatamente riconoscibile e va dritto al cuore. Attraverso la sua interpretazione la musica più che ascoltarla la viviamo.

02. Amstel Saxophone Quartet - Baltica (Amstel Records - 2005).

Un quartetto olandese di musica classica avventuroso e virtuoso. Per questo CD hanno selezionato composizioni che dimostrano la varietà presente nella musica contemporanea dell'area baltica. Vi è molta attenzione ai dettagli, concentrazione ed un suono caldo e dinamico, che ci invita in un mondo sconosciuto. Musica stupenda.

03. Radiohead - Amnesiac (EMI - 2001).

Band famosa nel mondo per dei buoni motivi. Naturalmente conoscevo i loro lavori ma non mi sono mai preoccupato di andare in profondità. Bene, ascoltare i loro dischi mi apre gli occhi. Musica autentica e intelligente, profonda, passionale e con un suono originale. Ammiro particolarmente la loro capacità di raggiungere un largo pubblico senza usare scorciatoie commerciali.

4. Paul Bley - Solo in Mondsee (ECM - 2007).

Nel periodo in cui studiavo all'Amsterdam Conservatory Paul Bley era il pianista di riferimento per la mia messa a punto di uno stile pianistico personale. Il suo disco Open, to Love è stata una vera e propria rivelazione, in particolar modo il brano intitolato "Ida Lupino". Le "Mondsee Variations I-X" sono composizioni istantanee profonde e sincere, movimenti musicali di particolare bellezza che ti portano oltre. Eseguiti da uno dei più grandi jazzisti di tutti i tempi.

05. Ab Baars - Time to Do My Lions (Wig 17- 2010).

Io e Ab abbiamo entrambi realizzato un album in solo quest'anno. Ab ai fiati e al shakuhachi io al piano preparato Minimal Damage. Ab è uno dei musicisti meno convenzionali che io conosca. Assolutamente originale e senza compromessi. La sua non è musica per tutti, naturalmente, ma ragazzi che improvvisatore inventivo e creativo!

06. Michel van der Aa - Here Trilogy (Disquiet - 2010).

Ho comprato questo CD dopo aver sentito la versione live del brano. Van der Aa è un giovane talentuoso compositore olandese dalla formazione classica, interessato all'elettronica e alla musica contemporanea. In questo pezzo - nel quale l'interazione tra suoni naturali e elettrici riveste una grande importanza - il favoloso soprano Claron McFadden è autore di una performance impressionante.

07. Randy Newman - Creates Something New Under the Sun (Reprise - 1968).

Ogni tanto ascolto questo disco. Randy Newman è un eccezionale paroliere e questo album di debutto è per me il migliore. Belle canzoni, delicate, ironiche, melanconiche, con fantastiche orchestrazioni. Grazie a questo album e al successivo 12 Songs sono diventato un fan sfegatato di Randy.

08. Glenn Gould - Bach, The Goldberg variations (Sony Classical - 1984).

Quante volte ho ascoltato questo disco? Ho perso il conto, ma tutte le volte scopro qualcosa di nuovo. Qualcuno non sopporta Gould, ma io sono un grande ammiratore delle sue interpretazioni. La chiarezza, la profondità la visione e il suo tocco virtuosistico continuano a ispirarmi. Un vero maestro. E' il tipo di disco che vorrei portare sull'isola deserta: neanche un momento di noia!

09. Charles Mingus Sextet with Eric Dolphy - Cornell 1964 (Blue Note - 2007).

Registrazione fortunatamente recuperata. Vibrante e appassionata, veramente al limite. Le note di copertina dicono: "difficile trovare qualcosa di meglio". Sono d'accordo.

10. Dave Holland Quartet - Conference of the Birds (ECM - 1973).

E' un classico con Sam Rivers, Anthony Braxton, Barry Altschul. Composizioni come "Four Winds" e la title track sono immortali. Questo album respira libertà ed è ciò che il jazz dovrebbe fare. Perciò lo adoro.

Foto di Fred van Wulften

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