Home » Articoli » Album Review » Tomàs Gubitsch: 5

1

Tomàs Gubitsch: 5

By

Sign in to view read count
Tomàs Gubitsch: 5
Era un giovane chitarrista di belle speranze, Tomàs Gubitsch, quando nel 1977 lasciò Buenos Aires per raggiungere a Parigi Astor Piazzolla e suonare nel suo quintetto. Ma erano anche gli anni della sanguinosa dittatura Argentina, così quello di Gubitsch si trasformò in un viaggio senza ritorno. In Francia la sua carriera di chitarrista lo portò poi a suonare con grandi del jazz (Stéphane Grapelli, Michel Portal, Steve Lacy, Jean-François Jenny-Clark), della musica di frontiera (Mino Cinélu, Nana Vasconcelos, Juan José Mosalini) e contemporanea (Luc Ferrari, Michel Musseau). Fino a quando, una decina di anno orsono, decise di abbandonare la chitarra per dedicarsi interamente alla composizione - musiche di scena, da film e sinfonica - e alla direzione.

Ma, nel 2005, una serie di circostanze fortuite e l’insistenza dello storico collaboratore e amico Osvaldo Calò, hanno fatto sì che Gubitsch fosse condotto a un doppio ritorno a casa: a Buenos Aires, il 16 agosto, al teatro Presidente Alvear, per un concerto in quintetto - come quello del maestro Piazzolla - su pezzi suoi e con lui di nuovo alla chitarra…

Da queste premesse, non ci si può stupire della bellezza di questo cofanetto pubblicato da Harmonia Mundi, che include un CD con nove brani in studio e un DVD con sei brani del concerto di Buenos Aires (realmente rappresentativi del clima e della qualità del gruppo), più una serie di conversazioni con il chitarrista e spezzoni di altri concerti.

La musica è tango, anche questo un ritorno a casa per il musicista argentino, che molto l’aveva suonato da giovane, ma poi pian piano l’aveva abbandonato. Ed è un tango - come afferma in un momento dell’intervista - “a modo suo”, così come lo era quello di Piazzolla, dal quale peraltro si differenzia moltissimo: è un tango dalla scrittura modernissima, con inserti elettrici, sofisticati passaggi scritti, straordinaria tessitura delle voci. Ma, nella migliore tradizione di quella musica, è un tango dal ritmo di ballo marcatissimo e con momenti struggenti che si alternano ad altri dolorosamente drammatici.

Bravissimi tutti i musicisti, che si apprezzano a pieno nel DVD (una volta tanto non un inutile benefit, ma un modo per conoscere meglio il gruppo): efficacissimo e lirico Sébastien Couranjou al violino; cangiante nei suoni e ispirato al bandoneon Juanjo Mosalini, figlio del grande Juan José; di forte presenza timbrica Éric Chalan al contrabbasso; splendido per fluidità e capacità di incidere ritmicamente il pianista Osvaldo Calò. E, su tutti, Tomàs Gubitsch, nel video decisamente emozionato, almeno quanto trasportato dalla sua musica, nella sua Buenos Aires.

Se il video, come detto, riesce a rendere visivamente il legame dei cinque musicisti e il loro interplay dal vivo, il CD in studio inanella una serie di eccellenti composizioni di Gubitsch, incorniciandole tra l’iniziale ed emblematica “Te acordàs de mi?” (che apre anche il concerto) e la conclusiva “Decantaciones de encantaciones” (scritta in aereo al ritorno dall’Argentina). Tutte da ascoltare con attenzione, per coglierne le preziosità compositive e strumentali, o con trasporto, per lasciarsi prendere dal fascino di una musica che è magica per tradizione, ma che qui si ripresenta in vesti nuove e originali.

Track Listing

1. Te acordàs de mi? - 9:38; 2. A partir de aquì - 4:19; 3. Elegìa - 3:51; 4. Travesuras - 4:54; 5. La otra calesita - 4:56; 6. El sobrevuelo de Pegaso - 4:10; 7. De los hermanos - 5:06; 8. Hector y las dragonas de los Càrpatos - 4:43; 9. Decantaciones de encantaciones - 7:09 Tutti i brani sono di Tomàs Gubitsch

Personnel

Tomàs Gubitsch (chitarre), Osvaldo Calò (pianoforte), Éric Chalan (contrabbasso), Sébastien Couranjou (violino), Juanjo Mosalini (bandoneon).

Album information

Title: 5 | Year Released: 2008 | Record Label: Le Chant du Monde


< Previous
The Crooked Line

Next >
TerrrRIFFic!

Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

New Start
Tom Kennedy
A Jazz Story
Cuareim Quartet
8 Concepts of Tango
Hakon Skogstad

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.