Ballister: Dave Rempis, Fred Lonberg-Holm, Paal Nilssen-Love: Worse for the Wear

Cinque dischi in cinque anni non sono male per un trio dalla spiccata identità free, con innesti rumoristico/elettronici.
Nato nel 2011, Ballister è formato dal sassofonista Dave Rempis, dal violocellista Fred Lonberg-Holm e dal batterista norvegese Paal Nilssen-Love, tutti partner -a vario titolo -di Ken Vandermark e dei massimi strumentisti radicali che fanno base a Chicago.

La loro è una libera improvvisazione dalle tinte accese, una lava incandescente che investe l'ascoltatore secondo modelli che fanno capo a Peter Brötzmann, la cui influenza è chiaramente visibile nell'eloquio di Rempis. Una musica che ha solide radici negli anni settanta ma che riesce a portare avanti linee di ricerca originale, soprattutto dal punto di vista timbrico con l'uso creativo del violoncello amplificato e distorto dal fuzzbox.

L'album consta di tre lunghe improvvisazioni -la prima di oltre venti minuti, le altre di dieci -di lacerante intensità, con le torrenziali improvvisazioni di Rempis che si stagliano su prepotenti trame percussive e variopinti innesti del violoncello. Nel corso delle esecuzioni i musicisti hanno modo di placare la tensione timbrico-ritmica introducendo momenti distensivi -comunque astratti -fino a ritagliarsi spazi individuali.

Una proposta dalle tinte forti ma niente affatto monocorede: avvincente e ricca di sorprese. Sarà essere apprezzata in pieno solo da chi ne ha metabolizzato il linguaggio.

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