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Voci al femminile: Lena Willemark, Akiko Pavolka, Katja Cruz

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Tre dischi per tre voci, tutte al femminile, con in comune una doppia perifericità jazzistica: geografica, come vedremo, e stilistica, visto che tutti e tre i lavori tendono a intrecciare diverse anime musicali. I primi due hanno poi anche un altro paio di punti in comune: il fatto che entrambe le cantanti siano anche strumentiste, e il loro timbro vocale, fondo, corposo, schiettamente da contralto. Vediamo di sondare il tutto un po' più da vicino.

Willemark Knutsson Öberg

Alla Drömmars Sång / Song of Dreams

Country & Eastern

Valutazione: 3,5 stelle

Il trio protagonista del primo album di cui ci occupiamo è svedese, e schiettamente nordiche sono le atmosfere che lo attraversano. Però senza eccessi: se i sassofoni di Jonas Knutsson (prevalente il soprano) si pongono significativamente al crocevia tra Garbarek e Surman, la musica, globalmente, non possiede né l'algido aplomb del primo, né la gioiosa solennità del secondo. O almeno non solo quelli: ci sono, inequivocabilmente, momenti più rarefatti e sofficemente solenni, ma anche brio, persino qualche virata verso il funky (specificatamente il conclusivo "Ja-Ia," unico episodio con Knutsson all'alto).

Le composizioni si devono per lo più a Lena Willemark (ma non manca neppure un'icona beatlesiana come "All My Loving"), appartenente alla genia delle cantanti-violiniste (nel suo caso anche violista) che va da Laurie Anderson a Iva Bittova (e non solo): è lei, globalmente, il motore principale dell'incisione, il cui risultato è un clima piuttosto (felicemente) composito, quanto, per tono complessivo, di spiccata identità. Un'incisione entro cui segnaleremmo anzitutto "Norrskensbrand," "Laungga Tid" e "Fotspår," cioè tre dei quattro brani interamente targati Willemark (testo e musica), più lo strumentale "Kambhoji," di Knutsson.

Akiko Pavolka & House of Illusion

Mahoroba

Fresh Sound/New Talent

Valutazione: 3 stelle

Idealmente collegato ad Alla Drömmars Sång dall'ultimo brano dello stesso, l'unico - come detto - altosassofonistico, Mahoroba è per parte sua lavoro spiccatamente cosmopolita, pur nel comun denominatore newyorchese. Nella Grande Mela vivono infatti la cantante e pianista Akiko, giapponese, suo marito, il contrabbassista Matt Pavolka, nativo dell'Indiana, il sassofonista (contralto, appunto) Loren Stillman, londinese, il chitarrista Nate Radley e il batterista Bill Campbell (nativo della Virginia, lui), mentre Guillermo Klein, tastierista argentino, è una specie di globetrotter.

Tale cosmopolitismo si traduce in un linguaggio che certo sposa diverse anime, però senza che nessuna si avverta mai come prevaricante sulle altre. Tutto sommato, rispetto alla prevedibile matrice jazzistica, si può dire che si privilegi una forma-canzone abbastanza nitida, persino cantautoriale (tutti i brani recano la firma di Akiko), spaziando dalla soffice evocatività dell'iniziale "Alfama" al maggiore sperimentalismo, prima quieto e poi quasi irruento, di "Immigrants," giù giù fino al conclusivo "Mahoroba," dall'elegante clima balladistico. Altrove si respira una maggiore, più diretta corporeità, che in qualche misura finisce però per banalizzare un po' il tutto, pur all'interno di una proposta sempre solida e ben assemblata.

Katja Cruz & Howard Curtis

Lightning & Thunder (Improvisations about the Elements)

Ein Klang Records

Valutazione: 3 stelle

È Graz, sudest austriaco alla confluenza con Slovenia e Ungheria, il centro operativo da cui muove l'ultimo CD di cui ci occupiamo: a Graz è nata quarantacinque anni fa Katja Cruz (al secolo Katja Krusche), argentina di origine, e a Graz vive da tempo Howard Curtis, nativo della Virginia. I due s'incontrano qui sul terreno dell'improvvisazione più o meno senza rete, con esiti alterni: c'è una palpabile voglia di rischiare, il che si porta appresso, pressoché fisiologicamente, l'insidia dell'incostanza, qui puntualmente espressa, con momenti francamente un po' sopra le righe, in particolare negli episodi iniziale e finale, "Lightning and Thunder" e "Fire," dove si avverte fin troppo scopertamente l'assenza di uno scheletro strutturale, nonché una certa causalità nei risultati.

Altrove le cose marciano decisamente meglio, a iniziare da quel minimo di fecondo relax che si fa strada già nel secondo brano, "Earth" allargandosi poi al terzo, "Water," aperto dalla sola voce, quasi sopranile, per ospitare quindi le discrete punteggiature oggettuali di Curtis e sfumare in puro soffio.

Visto che è la voce il fil rouge di questa nostra pur rapida carrellata discografica, chiudiamo spendendo due parole sulla vocalità di Katja Cruz, fra le tre incontrate certo la più limpida, duttile, guizzante. Nonché la più incline a esplorare ciò che alle altre due sembra forse un dato acquisito.

Elenco dei brani:

Alla Drömmars Sång:

01. Norrskensbrand; 02. Limberg; 03. Laungga Tid; 04. Stugan; 05. Fotspår; 06. All My Loving; 07. Kambhoji; 08. Jag Unwar Dig; 09. Ja-Ia.

Mahoroba:

01. Alfama; 02. Child of Summer; 03. Immigrants; 04. Macaroni Western; 05. Tango; 06. Pulse; 07. Mahoroba.

Lightning & Thunder:

01. Lightning and Thunder; 02 Earth; 03. Water; 04. Air; 05 Fire.

Musicisti:

Alla Drömmars Sång:

Lena Willemark (voce, violino, viola); Jonas Knutsson (sax soprano, alto, tenore e baritono); Mats Öberg (pianoforte, tastiere, armonica a bocca).

Mahoroba:

Akiko Pavolka (voce, pianoforte), Loren Stillman (sax alto), Guillermo Klein (tastiere, voce in 07), Nate Radley (chitarra), Matt Pavolka (contrabbasso), Bill Campbell (batteria).

Lightning & Thunder:

Katja Cruz (voce); Howard Curtis (batteria, percussioni, marimba, gong).


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