Vitor Gonçalves: Vitor Gonçalves Quartet
Al suo debutto discografico, dopo tre anni di permanenza a New York (l'album è di quest'anno ma l'incisione è del giugno 2015), il giovane musicista brasiliano si rivela pianista e, soprattutto autore, talentoso e singolarmente eclettico. Il percorso musicale è un susseguirsi di sorprese nell'architettura dei brani, nel dinamismo ritmico e nelle scelte metriche e armoniche pur risultando melodicamente fresco (fino a toccare punte esemplari di lirismo). La complessità strutturale e il virtuosismo si legano alla fragranza tipica della musica brasiliana, sia che si tratti di riferimenti alle concitazioni di frevo e choro che al nostalgico incedere della bossa nova.
Quasi tutti i brani sono scritti dal leader eccetto uno dei gioielli meno noti di Antonio Carlos Jobim, "Se E Por Falta De Adeus" e il classico di Baden Powell e Paulo Cesar Pinheiro "Samba Do Perdao."
Il tema di Jobim è disegnato con amore e rispetto, esaltando l'intimismo e la delicatezza della linea melodica. Sul versante del lirismo eguaglia il tema d'apertura "Sem nome": altro gioiello di grazia e poesia pur nella varietà dei suoi percorsi: in questo e in altri brani s'evidenzia la dote del pianista di introdurre quadri lirici in situazioni musicali dinamiche, con effetti avvincenti.
I musicisti che lo affiancano sono esemplari. Accanto alla riconosciuta grandezza di Thomas Morgan e Dan Weiss va segnalata la ricca sensibilità espressiva di Todd Neufeld, un chitarrista dallo stile ricercato, nel suono e nel fraseggio.
Un disco splendido capace di coniugare musica classica, jazz e sensibilità latina in percorsi anche avventurosi (si veda la complessità metrica di "Winter Landscape," con un quadro liberamente improvvisato).
Vitor Gonçalves si aggiunge alla schiera di grandi musicisti brasiliani emigrati a New York. Ne sentiremo parlare.
CD della settimana!
Quasi tutti i brani sono scritti dal leader eccetto uno dei gioielli meno noti di Antonio Carlos Jobim, "Se E Por Falta De Adeus" e il classico di Baden Powell e Paulo Cesar Pinheiro "Samba Do Perdao."
Il tema di Jobim è disegnato con amore e rispetto, esaltando l'intimismo e la delicatezza della linea melodica. Sul versante del lirismo eguaglia il tema d'apertura "Sem nome": altro gioiello di grazia e poesia pur nella varietà dei suoi percorsi: in questo e in altri brani s'evidenzia la dote del pianista di introdurre quadri lirici in situazioni musicali dinamiche, con effetti avvincenti.
I musicisti che lo affiancano sono esemplari. Accanto alla riconosciuta grandezza di Thomas Morgan e Dan Weiss va segnalata la ricca sensibilità espressiva di Todd Neufeld, un chitarrista dallo stile ricercato, nel suono e nel fraseggio.
Un disco splendido capace di coniugare musica classica, jazz e sensibilità latina in percorsi anche avventurosi (si veda la complessità metrica di "Winter Landscape," con un quadro liberamente improvvisato).
Vitor Gonçalves si aggiunge alla schiera di grandi musicisti brasiliani emigrati a New York. Ne sentiremo parlare.
CD della settimana!
Track Listing
Sem Nome; Cortelyou Road; Samba Do Perdao; Desleixada; Winter Landscapes; Se E Por Falta De Adeus; De Cazadero Ao Recife; The Touch of Your Hand.
Personnel
Vitor Gonçalves: piano, compositions, arrangements; Todd Neufeld: guitar; Thomas Morgan: bass; Dan Weiss: drums.
Album information
Title: Vitor Gonçalves Quartet | Year Released: 2017 | Record Label: Sunnyside Records