Home » Articoli » Album Review » Vijay Iyer - Rudresh Mahanthappa: Vijay Iyer - Rudresh M...
Vijay Iyer - Rudresh Mahanthappa: Vijay Iyer - Rudresh Mahanthappa: Raw Materials / Vijay Iyer: Reimagining
ByIl duo Raw Materials - che è anche il titolo del disco PI Recordings - nasce più di dieci anni fa, complice la comune frequentazione della cerchia di Steve Coleman e - come è facile intuire - una naturale predisposizione al confrontarsi sul terreno di un linguaggio in cui la tradizione comune di provenienza, quella del sud dell'India, e quella nella quale agiscono, urbana americana, si trovano giocoforza a dialogare.
Raw Materials è un lavoro ad alto peso specifico, certamente non di facilissimo approccio [non tanto per la complessità della materia, quanto appunto per la densità delle idee sonore], ma a tratti molto affascinante: la paternità dei temi viene equamente suddivisa tra Iyer e Mahanthappa e il discorso improvvisativo si sviluppa poi con un senso di rapsodica inquietudine [si ascolti ad esempio la splendida "Remembrance"] punteggiata da ostinati e frasi angolose, vocabolario in cui entrambi eccellono.
È emozionante seguire i continui spunti, gli appoggi che i due musicisti si forniscono con incessante telepatia, aggrovigliando la materia sonora nella certezza che, come in quei giochi di illusionismo, alla fine tirando un solo filo si scioglierà tutta la matassa. Non manca peraltro un lirismo davvero tagliente e privo di autocompiacimento.
Registrato un anno prima, nel 2004, il disco in quartetto, Reimagining prosegue il lavoro già intrapreso con il precedente Blood Sutra [c'è sempre Stephen Crump al contrabbasso, mentre al posto di Tyshawn Sorey c'è un altro giovane promettentissimo, Marcus Gilmore, tra l'altro nipote di Roy Haynes], articolandosi in complesse composizioni - tutte dalla penna del pianista - in cui il linguaggio modale diventa un territorio emozionale in continua evoluzione.
Il quartetto si rivela molto equilibrato nel muoversi in questa concezione armonica e ritmica, che profuma di India così come di gorghi oscuri del jazz degli anni Sessanta, che possiede la consapevolezza compositiva della migliore tradizione colta e l'energia dell'improvvisazione più infuocata. Iyer si concede alla fine una versione [abbastanza superflua] per solo pianoforte della abusata "Imagine" di John Lennon, donando al pezzo una ipnoticità allucinata. Comunque sia, in duo o in quartetto, Iyer e Mahanthappa sono una coppia creativa di grande valore.
Track Listing
Raw Materials: 01. The Shape Of Things - 3:25; 02. All The Names - 5:04; 03. Forgotten System - 5:43; 04. Remembrance - 4:27; 05. Frontlash 4:23; 06. Five Fingers Make A Fist - 2:58; 07. Inside the Machine - 3:07; 08. Stronger than Itself - 2:17; 09. Come Back - 6:19; 10. Fly Higher - 3:10; 11. Common Ground - 5:54; 12. Rataplan - 4:15; 13. Hope - 6:01. Reimagining: 01. Revolutions - 6.32; 02. Inertia - 5:19; 03. Song For Midwood - 7:27; 04. Infogee's Cakewalk - 5:36; 05. The Big Almost - 6:42; 06. Cardio - 5:36; 07. Experience - 5:44; 08. Composites - 5:30; 09. Phalanx - 7:29; 10. Imagine - 3:44.
Personnel
Vijay Iyer
pianoRaw Materials: Vijay Iyer (pianoforte); Rudresh Mahanthappa (sax alto). Reimagining: Vijay Iyer (pianoforte); Rudresh Mahanthappa (sax alto); Stephan Crump (contrabbasso); Marcus Gilmore (batteria).
Album information
Title: Vijay Iyer - Rudresh Mahanthappa: Raw Materials / Vijay Iyer: Reimagining | Year Released: 2007 | Record Label: Savoy Jazz
< Previous
Sunday At Pete's
Next >
Anemokory