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Dimitri Grechi Espinoza Artistic Alternative: Tutto quello che avreste voluto sentire dal jazz e che non avete mai osato chiedere

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Dimitri Grechi Espinoza Artistic Alternative: Tutto quello che avreste voluto sentire dal jazz e che non avete mai osato chiedere
L’ultimo CD della serie prodotta da Pino Saulo riservato ad un’artista italiano porta la firma dell’estroverso e talentuoso Dimitri Grechi Espinoza. Moscovita di nascita e livornese d’adozione (poi dicono che il destino non ha senso dell’umorismo), il giovane polistrumentista (in questo caso alle prese con pianoforte e contralto) è da sempre legato ad una visione, di chiara ascendenza africana, del jazz come musica rituale, sciamanica, dotata di poteri terapeutici e di un’essenza quasi magica.

Visone confermata anche in questo notevole progetto che lo vede alle prese con un’eterogenea formazione dal nome alquanto impegnativo e comprendente, fra gli altri, il violino di Emanuele Parrini, il contrabbasso di Antonio Borghini ed il baritono di Beppe Scardino. Come spiega lo stesso Espinoza nelle enigmatiche note che accompagnano il disco, l’intenzione era quella di andare oltre l’individualismo della musica occidentale, jazz compreso, per giungere ad una “visione collettiva” che trascenda l’individualità stessa (a questo si riferisce l’alternativa artistica).

Al di là di tali elucubrazioni concettuali (meglio lasciare ad Espinoza l’arduo compito di stabilire se l’obbiettivo sia stato raggiunto), ciò che interessa veramente è il risultato finale: quaranta minuti di jazz coinvolgente e scoppiettante, colorato e sfacciatamente umorale. Nove composizioni memori della lezione filosofica dell’Art Ensemble, dell’imprescindibile maestro Sun Ra e, spesso e volentieri, riconducibili ad atmosfere tipicamente mingusiane. Bastano pochi secondi dell’incalzante “Take 4”, forse il momento migliore dell’intera scaletta, o della travolgente “Take 6”, perchè l’ombra gigantesca di Mingus si stagli prepotentemente all’orizzonte. Perfettamente riuscito anche il caos ribollente e brulicante della “Take 5”, così come lo stringente ed irresistibile crescendo della “Take 7”.

L’ultima nota di merito spetta di dovere alla perizia strumentale di Espinoza. In grado di evocare con disinvoltura le sinuosità di Johnny Hodges così come le convulsioni di Eric Dolphy, il contralto del leader rappresenta l’anima e l’essenza di un insolito viaggio che vale davvero la pena di intraprendere.

Track Listing

1. Take 1 - 2:25; 2. Take 2 - 6:12; 3. Take 3 - 8:10; 4. Take 4 - 3:15; 5. Take 5 - 5:56; 6. Take 6 - 4:12; 7. Take 7 - 2:24; 8. Take 8 - 3:24; 9. Requiem per un paineta (G. Scardino) - 4:02 Tutte le composizioni sono di Dimitri Grechi Espinoza

Personnel

Filippo Monico (batteria); Beppe Scardino (sax baritono); Rossano Emili (sax baritono); Alessandro Riccucci (sax tenore); Pierluigi Bastioli (trombone basso); Antonio Borghini (contrabbasso); Gabrio Baldacci (chitarra elettrica); Paolo Botti (viola); Emanuele Parrini (violino); Dimitri Grechi Espinoza (sax alto, pianoforte, conduzione)

Album information

Title: Tutto quello che avreste voluto sentire dal jazz e che non avete mai osato chiedere | Year Released: 2007 | Record Label: White Butterfly

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