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Forthcoming Trio: Tree Forms
BySi diceva della classicità dell'organico: in realtà fin dalle prime note si coglie come l'idea che informa il lavoro sia tutt'altro che incanalata su binari comodi e/o derivativi. È ovvio che, parlando di piano trio, tutto o quasi sembra ormai detto, per cui è l'ottica in cui ci si pone a fare la differenza (almeno in partenza, perché poi è alla qualità musicale in sé, alla capacità inventiva dei performer, che spetta sempre l'ultima parola). Un'ottica che, nel nostro caso specifico, elude abbastanza recisamente modelli attualmente fin troppo reclamizzati, a volte perché l'alto livello si sposa con una buona fruibilità (vedi Jarrett, a cui pure alcuni passaggi di Tree Forms qualcosa devono, o Mehldau), più spesso perché sussiste unicamente quest'ultimo fattore, dovuto magari solo (o quasi) all'intento di lisciare il pelo a un uditorio il più ampio (e spesso generico) possibile.
Nulla di tutto ciò, qui: ci sono strutture libere ma sempre entro una logica stringente, tracciati articolati, talora spigolosi, nervosi, sempre lucidissimi, doti improvvisative e strettamente strumentali (Vespo scintillante, netto e plastico, Vicard ottimo al pizzicato quanto - forse più ancora - all'archetto, Longo onnipresente quanto calibrato) tutt'altro che trascurabili, vitalità (inventiva, più che atmosferica) e imprevedibilità, astrazione e concretezza, eleganza e vigore.
Uno dei più bei dischi in piano trio ascoltati negli ultimi tempi, nonché - essendoci fino a un attimo prima ignoti i suoi artefici - di certo il più sorprendente.
Album information
Title: Tree forms | Year Released: 2013 | Record Label: Improvvisatore Involontario
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SH.TG.N